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Api e cohousing

Finestre di Orosia Estate molto calda al cohousing. Gli animali si acquattano nell’angolo più fresco del bosco in attesa della notte. Clima rovente anche dentro casa “vedrai ora che per un pugno di […]

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 8 luglio 2017

Estate molto calda al cohousing. Gli animali si acquattano nell’angolo più fresco del bosco in attesa della notte. Clima rovente anche dentro casa “vedrai ora che per un pugno di api il gruppo si spacca!”sentenzia catastrofica Olga all’assemblea del cohousing. La questione in discussione è che Ernesto vuole avviare un apiario in un luogo che afferma essere l’ideale per collocare arnie. Appartengono al fronte NO API gli allergici alla loro puntura “non bastano calabroni, vespe, ragni, e consimili, ora ce le andiamo a cercare ” sbotta Nora, come appena punta. Aldo non vede adatto il luogo “ci sono vigna e coltivazioni intorno e le api muoiono se bottinano su piante trattate con antiparassitari “. Per Ernesto e sostenitori non si tratta solo di passione per le api, ma è questione più importante, di vita sulla terra. Gli ecosistemi mondiali e approvvigionamenti alimentari del pianeta dipendono dalla salute e dal numero di colonie delle api che provvedono all’impollinazione di oltre 120 piante alimentari. Dal 2006 lo “Spopolamento degli alveari” preoccupa scienziati e ambientalisti. In Italia nel 2007 si ha un’estinzione di 200 mila alveari, negli Stati Uniti una moria del 60-70%, in Cina del 95%, e qui si delega agli uomini l’impollinazione delle piante a mano, lavoro prima svolto dalle api. Le cause principali del fenomeno sarebbero parassitosi, insetticidi usati in agricoltura ed onde elettromagnetiche dei telefoni cellulari che confonderebbero i messaggi della danza con cui le api si comunicano le fonti di nettare. Bee Happy (Roma-2016) è un libro di Barbara Romagnoli, giornalista e scrittrice, una scoperta sul mondo delle api: la danza come linguaggio, la mente collettiva dell’alveare come modo di esistere, il loro ruolo fondamentale per l’agricoltura e la vita terrestre, i prodotti dell’alveare: cera, miele, pappa reale, con lo sviluppo di saperi e conoscenze connessi. Il libro è una storia a più voci con dialoghi con letterati e persone che scelgono l’apicultura come atto culturale e politico, come per il vino naturale. E’ anche storia personale dell’autrice, femminista, con le sue scelte e pensiero che si intreccia con quella delle api. Scopri che le api, creature di 1 grammo, trovano soluzioni evolutive che ne permettono la sopravvivenza da trenta milioni di anni, con grande capacità comunicativa e simbolica fatta di segnali tattili, chimico/olfattivi, danza. Scopri che l’apicultura è l’unica forma di allevamento che non comporta l’uccisione finale dell’animale. E scopri quanto è forte e compatto “un insieme di api” e quanto può essere fragile e scomposto un “insieme di umani”.

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