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Aperitivo e prove di coalizione a Campobasso

Aperitivo e prove di coalizione a CampobassoL'incontro di Campobasso tra Giuseppe Conte, Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Roberto Gravina – Ansa

Centrosinistra Conte, Schlein e Fratoianni si incrociano nel capoluogo molisano. È il primo test dopo la scomparsa di Berlusconi (e con Italia viva a destra). Per il leader M5S l’incontro coi dem è «quasi naturale»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 23 giugno 2023

Si sono intrattenuti intorno alle 18.30 in un caffè di Campobasso per quaranta minuti, Elly Schlein e Giuseppe Conte. Con loro seduti al tavolino c’erano anche il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e il candidato alla presidenza della Regione Roberto Gravina. L’aperitivo tra i quattro segna un ulteriore passo di avvicinamento tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Di sicuro in vista delle elezioni regionali di domenica e lunedì prossimo, magari per scenari più ampi.

IL VOTO MOLISANO investe una platea limitata ma potrebbe andare oltre la dimensione territoriale. Si rifugiava proprio in Molise Chicco Zalone in Sole a catinelle: vestiva i panni di un venditore di aspirapolvere indebitato e traviato dal sogno berlusconiano al punto di perdere il senso della realtà. Il film, uscito dieci anni fa, era l’allegoria di un paese che non riusciva a uscire dalla gabbia dorata dell’immaginario berlusconista, nonostante l’apparente fine della sua ascesa politica. Questa terra adesso consentirà di rimettere coi piedi per terra la politica? Difficile, ma forse arriverà un segnale, un carotaggio sullo stato delle coalizioni: è il primo test elettorale dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.

LA REGIONE CONTA 290 mila abitanti. Ci sono tre candidati presidente: il centrodestra sta con Francesco Roberti, centrosinistra e M5S schierano Gravina e c’è la lista «Io Non Voto I Soliti Noti» dell’outsider Emilio Izzo. In tutto, a sostegno dei singoli pretendenti, ci sono sedici liste. Dunque, se si considera l’astensione ormai fisiologica, il calcolo è fatto: ci sarebbe un aspirante consigliere per ogni cinquecento abitanti, il che farebbe pensare a un voto molto controllato e legato alle reti delle relazioni locali, come spesso capita per le amministrative.

LA DESTRA, A PARTE brevi parentesi, ha governato la Regione negli ultimi decenni. Di recente ha fatto ricorso alla leggeche consente di spalmare i debiti accumulati della sanità approvata dal consiglio dei ministri un mese fa su spinta del senatore Claudio Lotito, il presidente della Lazio che ha goduto di un trattamento simile per il passivo della società calcistica e che da queste parti ha il suo collegio elettorale. Questa volta ha accantonato l’idea di un secondo mandato per il presidente uscente Donato Toma, indagato per abuso d’ufficio insieme a cinque assessori della sua giunta, e deciso di voltare pagina. Al suo posto hanno scelto Roberti, sindaco della cittadina portuale e al distretto industriale di Termoli e berlusconiano della prima ora. Lo sostengono anche i renziani di Italia Viva, che presentano i loro candidati in una lista-contenitore centrista. Dall’altra parte c’è l’ avvocato Gravina, sindaco di Campobasso eletto nel M5S ai tempi in cui i pentastellati in questi territori raccoglievano fino al 45% dei consensi.

DOPO L’INCURSIONE di Beppe Grillo alla manifestazione di sabato scorso a Roma, Conte ha fatto un passetto ulteriore verso l’alleanza. Si muove verso la direzione che Schlein ha chiesto con il suo saluto alla piazza dell’ex premier anche perché ha capito che spostando il baricentro su un terreno più tradizionalmente «politico» può agire su un campo che gli è più consono. Ed evitare di cadere in braccio al fondatore. «Il dialogo col Pd lo considero quasi naturale – dice in mattinata alle telecamere di La7 – In alcune realtà riusciamo a convergere mentre in altri casi, per ragioni territoriali e locali, non riusciamo a creare queste premesse, che per quanto ci riguarda partono sempre dai temi e dagli obiettivi politici». «L’incontro è andato bene – dice invece Fratoianni – Abbiamo discusso naturalmente del Molise, abbiamo ascoltato Gravina e parlato molto della Regione». Schlein è andata via alla volta di Termoli, senza commenti.

CONTE E SCHLEIN, potrebbero ritrovarsi già sabato mattina in un’altra piazza: a Roma, alla manifestazione per la sanità pubblica della Cgil. Quasi certa la partecipazione di Schlein, quella di Conte è ancora da confermare. Di sicuro ci sarà una delegazione del M5S. «Saremo presenti con convinzione, in difesa del Servizio sanitario nazionale», scrivono in una nota congiunta senatori e deputati delle commissioni affari sociali.

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