Cultura

Antonio Gramsci e il progetto «Nato in casa»

Antonio Gramsci e il progetto «Nato in casa»

INCONTRI Domani ad Ales

Pubblicato circa 2 anni fa

Prosegue il GramscilabAles 5.0. Ideato e promosso dalla compagnia teatrale Il crogiuolo di Cagliari il progetto è curato da Rita Atzeri.  Con la presentazione al pubblico di “Nato in casa”, installazione multimediale pensata per la Casa Natale Gramsci di Ales, sabato 1° ottobre alle 17 il GramscilabAles 5.0 proporre un punto di vista inedito sull’autore dei “Quaderni dal carcere”, dando al contempo un contenuto all’edificio ottocentesco dove Gramsci nacque. “Abbiamo pensato di iniziare a raccontare Gramsci attraverso la dimensione della casa e quindi dell’intimità di affetti che al concetto di casa afferiscono, a partire dalla nascita, che narriamo attraverso un’approfondita ricerca sul nascere in Sardegna tra fine Ottocento e primi del Novecento”, spiega Rita Atzeri. Visitando ad Ales la casa che dal 1947 ospita le commemorazioni gramsciane, si avrà d’ora in poi accesso a una molteplicità di contenuti, resi fruibili attraverso due totem (un terzo totem è situato nella biblioteca comunale di Ales) collegati a un server che può essere aggiornato e ampliato anche con progetti futuri. “Il nostro lavoro – dice Rita Atzeri – è stato quello di creare degli strumenti che potessero essere poi sviluppati in modo autonomo anche rispetto alla chiave che viene ora proposta”. I totem danno la possibilità di accedere a una vasta emeroteca, di sfogliare e di consultare libri, giornali e riviste e ospitano i risultati di una ricerca sulla nascita in Sardegna tra Ottocento e Novecento  frutto del lavoro decennale di Luisa Orrù e Fulvia Putzolu, dell’università di Cagliari, che hanno raccolto – anche tramite gli studenti dei loro corsi – testimonianze di donne madri, levatrici empiriche e ostetriche condotte, e la raccolta di opere d’arte curata da Martina D’Asaro, sempre sullo stesso tema.

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