Anima dark, confessioni e cori celestiali
Note sparse Terzo album per il trio britannico London Grammar dal titolo "The Greatest Love"
Note sparse Terzo album per il trio britannico London Grammar dal titolo "The Greatest Love"
Adorati nel Regno unito i London Grammar – 3 milioni di copie complessive vendute dai primi due album, 1 miliardo di stream e numerose nomination ai Brit Award, mentre stanno per intraprendere un tour nelle arene – si ripresentano al pubblico con un terzo disco dai sottilissimi equilibri che alterna partiture orchestrali a momenti più raccolti.
Un lavoro che mescola suoni elettronici, pop e aperture musicali enfatiche insieme all’anima più dark del gruppo – i testi crudi e confessionali che vedono questa volta la vocalist Hannah Reid raccontare percorsi autobiografici, anche dolorosi, supportata dai compagni Dan Rohtman e Dot Maior.
Un equilibrio non sempre calibrato perché nei brani più pop – con reminiscenze alla Clannad – l’approccio musicale appare sin troppo educato. Decisamente meglio quando la vecchia anima scura della band si riaffaccia – come in Kind of Man con una chitarra distorta dall’andamento funk, l’introduttiva House dai suoni trip hop o nelle conclusive Into gold e nella maestosa traccia che intitola il disco e lo conclude.
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