«Noi oggi chiamiamo all’interezza di un corpo frammenti di inaddomesticato, luoghi guerrieri del presente, del mito, della storia, dell’affabulare». Era il 1987 quando Angela Putino rifletteva su questi temi, tratti da Cosmo – contenuto in Quattro giovedì e un venerdì per la filosofia (collana di Via Dogana). Filosofa, femminista, pensatrice tra le più affascinanti e taglienti che il Novecento italiano ci abbia regalato, scompariva il 16 gennaio di dieci anni fa all’età di 61 anni. Fattezze minute, pensiero capace di alzare il cielo. Piccola, eppure con occhi spalancati che sostenevano una complessità di visione e di ragionamento che lasciava strabiliate....