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Anche un derby ha un impatto ambientale

Anche un derby ha un impatto ambientale

Quale impatto ha avuto sull’ambiente il derby giocato a San Siro tra Inter e Milan? Nessuno è in grado di rispondere. Quale impatto ambientale ha una partita clou della Premier […]

Pubblicato circa un anno faEdizione del 28 settembre 2023

Quale impatto ha avuto sull’ambiente il derby giocato a San Siro tra Inter e Milan? Nessuno è in grado di rispondere. Quale impatto ambientale ha una partita clou della Premier League come Manchester City-Liverpool? Alla domanda sono in grado di rispondere Peter Bradshaw, responsabile delle politiche sulla sostenibilità ambientale del Manchester City e Rishi Jain, direttore dell’impatto ambientale del Liverpool Football Club.

Mettere in atto politiche ambientali fino a Net Zero, significa per le due squadre inglesi ridurre sensibilmente i costi di gestione. Promosso da Sport positive summit e dal Comitato internazionale olimpico (Cio), in collaborazione con Global Cimate dell’Onu, al Kia Ovale di Londra il 3 e 4 di ottobre si riuniranno i rappresentanti dello sport mondiale, dai dirigenti delle federazioni internazionali ai rappresentanti delle associazioni sportive fino agli atleti per discutere e approntare azioni da mettere in atto per ridurre l’impatto ambientale degli eventi sportivi, ma anche nuove strategie che il cambiamento climatico richiede affinché gli eventi estremi abbiano una ricaduta negativa il meno possibile sulle manifestazioni sportive su scala planetaria.

Le tematiche dell’incontro londinese riguarderanno l’economia circolare nello sport, la sostenibilità ambientale e lo sport, la giustizia ambientale, la biodiversità e il mondo dello sport. Il 2 ottobre si discuterà di tematiche ambientali e di azioni da promuovere, attraverso la formazione di gruppi liberi i cui elaborati saranno presentati nella sessione plenaria. Tra i principali interventi quelli di Ellen Jones, responsabile della sostenibilità ambientale della Formula 1 e Bob Ramsaki che per conto della federazione mondiale di atletica si occupa delle politiche di sostenibilità in occasione delle manifestazioni internazionali. Atteso l’intervento di Peter Bradshaw, responsabile delle politiche ambientali del Manchester City, squadra allenata da Pep Guardiola che ha vinto sia lo scudetto sia la Champion’s League in Europa. Il dirigente del City spiegherà come acquisire i dati per valutare l’impatto ambientale di una partita di calcio, quali punti di riferimento avere per la valutazione, la rilevazione periodica dei dati e che cosa riferire ai dirigenti della squadra.

Sarà anche l’occasione per definire Scope 3 in rapporto allo sport e saranno tracciati percorsi credibili per arrivare a Net Zero.

E’ un passaggio importante il summit internazionale del Kia Ovale di Londra, dove si discuterà anche di materiali ecosostenibili per la costruzione di impianti sportivi e di biodiversità nello sport, perché segna una svolta: la consapevolezza che i cambiamenti climatici non risparmiano neppure le manifestazioni sportive. Gli eventi estremi degli ultimi tempi hanno inciso su alcuni incontri sportivi di una certa rilevanza, come il rinvio della gara di Formula 1 a Imola avvenuta a maggio a seguito dell’alluvione in Emilia-Romagna, costringendo gli organizzatori al rinvio. Nel summit di Londra tra i relatori non è previsto alcun dirigente dei club italiani. Noi sull’ambiente e lo sport non abbiamo nulla da dire.

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