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Anche Saviano contro la sindaca M5S

Anche Saviano contro la sindaca M5SLa sindaca M5S di Quarto Rosa Capuozzo

Camorra Quarto, per lo scrittore la grillina Rosa Capuozzo deve dimettersi. Dopo le elezioni aveva detto: ha vinto perché non si era rivolta al voto di scambio

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 gennaio 2016

«Il sindaco di Quarto deve dimettersi. Se non lo fa il #M5S aggiungerà una blackstar al suo simbolo» si leggeva ieri sull’account twitter di Roberto Saviano. A giugno aveva scritto: «In Sicilia a Gela e ad Augusta e in Campania a Quarto il M5S vince perché non si è rivolto al voto di scambio».

La Dda sta indagando sul consigliere comunale pentastellato di Quarto Giovanni De Robbio: recordman di preferenze (840), è accusato di tentata estorsione al sindaco del suo movimento, Rosa Capuozzo, con l’aggravante del metodo mafioso. Su di lui sarebbero confluiti i voti del clan Polverino, attraverso l’imprenditore Alfonso Cesarano, in cambio avrebbe dovuto agevolare gli affari, in particolare nella gestione dello stadio e degli appalti relativi a urbanistica e cimiteri. Per fare pressione sul sindaco, De Robbio e soci avrebbero utilizzato il ricatto: un dossier su un presunto abuso edilizio. Il Movimento ha cacciato l’ormai ex consigliere il 14 dicembre, prima dell’avviso di garanzia ma dopo aver saputo dell’inchiesta.
I grillini oggi pomeriggio a Quarto hanno organizzato un flash mob per la legalità in risposta al presidio tenuto venerdì dal Pd in Consiglio comunale. I democrat non siedono tra i banchi dell’opposizione poiché sono stati esclusi per un errore nella presentazione delle liste, così la richiesta di dimissioni l’hanno fatta dai banchi del pubblico. Capuozzo, tra le lacrime, aveva replicato: «Contro la camorra ci dovete sostenere tutti. Non c’è colore politico e dobbiamo essere tutti uniti». Il Quartograd, definita società «chiacchierata» da alcuni giornali, ieri ha puntualizzato: «Siamo una squadra di calcio popolare, non abbiamo lo stadio in gestione e anzi ci siamo rimboccati le maniche per rimetterlo in sesto, dopo la vandalizzazione, per renderlo disponibile a tutti».

Pd e Sinistra italiana chiedono lo scioglimento del comune, ma l’inchiesta non è chiusa e il sindaco è parte lesa. A sostenere il Movimento ci ha pensato Grillo dal suo blog. Il post di ieri è stato ripreso da un testo del vice direttore di Libero Franco Bechis: «In un anno 83 esponenti Pd indagati e perfino arrestati per reati che coprono tutte le sfumature del codice penale, associazione mafiosa compresa. Non da quelle labbra è accettabile l’indegno can can che si sta facendo su un esponente del M5s di un piccolo comune del napoletano».
Marco Di Lello, socialista, insiste: «L’audizione in commissione antimafia della sindaca è necessaria perché la gestione del territorio e dello stadio erano i due punti per cui si era arrivati allo scioglimento del comune». Il senatore di Sel, anche lui membro della commissione, Peppe De Cristofaro, puntualizza: «Condivido la richiesta di un’audizione e credo che serva la commissione d’accesso nel comune. Mi avrebbe fatto piacere se tutta l’intransigenza che oggi tanti dirigenti ed esponenti del Pd riservano a questa vicenda, l’avessero avuta anche nei confronti di quei candidati impresentabili che affollavano le liste a sostegno di De Luca».
Il governatore campano, già indagato per concorso in concussione per induzione e rivelazione del segreto d’ufficio, ieri commentava ironico: «Estendo a Grillo l’invito, già rivolto a Di Maio, a un confronto pubblico sui temi della trasparenza e della correttezza amministrativa. Rivolgo lo stesso invito, qualora fosse libero dai salotti televisivi, anche a Saviano».

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