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Amori e scoperte, i giovani registi scelgono l’adolescenza

Amori e scoperte, i giovani registi scelgono l’adolescenza

Cannes 2016 In attesa della conferenza stampa di oggi che svelerà il concorso e il Certain Regard, il festival ha annunciato i titoli dei cortometraggi in gara e alla Cinéfondation. Per l'Italia, «Il silenzio» di Samadi e Asgari, e «La Santa che dorme» di Laura Samani

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 14 aprile 2016

La conferenza stampa che svelerà il cartellone più atteso di tutti i festival è fissata per oggi a Parigi, poi il business festivaliero ricomincerà a respirare, a guardare verso altre mete, per ora tutto è fermo in attesa delle risposte – più o meno definitive – rimaste sospese nell’aria. Come rito vuole, però, già da giorni si inseguono le voci, si cerca di indovinare cosa avrà scelto Thierry Frémaux nell’edizione 2016 del Festival di Cannes.

 

 

Per l’Italia sulla Croisette dovrebbe arrivare il nuovo film di Marco Bellocchio, Fai bei sogni, con Valerio Mastandrea e la star d’oltralpe Berenice Bejo. Si parla anche di Pericle il nero di Stefano Mordini (dal romanzo di Ferrandino), protagonista Riccardo Scamarcio. E poi, ma alla Quinzaine di Edouard Waintrop, La pazza gioia di Paolo Virzì – anche qui con una attrice molto amata in Francia come Valeria Bruni Tedeschi – e Fiore di Claudio Giovannesi. Ma ci sono anche I tempi felici verranno presto, il secondo film di Alessandro Comodin autore del magnifico L’estate di Giacomo – e siamo sicuri che anche questo sarà bellissimo visto il talento dell’autore. Tutto per una ragazza di Andrea Molaioli e Il centro del mondo di Kim Rossi Stuart già al festival (Quinzaine) col precedente Anche Libero va bene.

 

 

Tra i francesi il nome che rimbalza ormai da giorni è quello di Olivier Assayas con Personal Shopper mentre pare che Bruno Dumont con Ma Loute – titolo anche questo molto atteso, i Cahiers du Cinéma a inizio anno lo hanno messo tra i più attesi del 2016 – opterà per la Quinzaine nel caso non sia in concorso. Sempre per il cinema d’oltralpe si parla di Bertrand Bonello e del suo già definito «inquietante» Paris est une fete e di Arnaud de Arnaud des Pallieres con Orpheline, interpretato da Adele Exarchopoulos (La vie d’Adele che aveva turbato molti occhi festivalieri) e Gemma Arteton.

 

 

Dall’America pare quasi sicuro l’arrivo di Spielberg fuori competizione con The BFG dal romanzo di Roald Dahl, Jodie Foster con Money Monster, star George Clooney e The Last Face di Sean Penn.
Tra i «soliti noti» ci sarebbero Ken Loach (I, Daniel Blake), i Dardenne ( La fille inconnue), Almodovar (Julieta), Xavier Dolan (It’s Only the End of the World). Senza dimenticare Elle, il nuovo Paul Verhoeven con Isabelle Huppert.

 

 

 

 

Intanto ieri sono stati annunciati i titoli dei cortometraggi in concorso e nel programa della Cinéfondation (presidente di entrambe le giurie Naomi Kawase), che dal ’98 ierca nuovi talenti nelle scuole di cinema del mondo.
L’Italia è presente con due titoli: Il silenzio di Farnoosh Samadi e Ali Asgari (concorso cortometraggi), e La santa che dorme di Laura Samani, progetto del Centro Sperimentale di Roma ( Cinéfondation).

 

 

 

 

Farnoosh Samadi – autrice di due cortometraggi – e Ali Asgari sono entrambi iraniani, Asgari nel suo curriculum ha anche la partecipazione al Festival di Venezia del 2014, in Orizzonti, con il corto The Baby, mentre il suo lavoro precedente More Than Two Hours gli è valso moltissimi premi.

 

 

 

 

La Santa che dorme è invece il cortometraggio di diploma di quindici studenti del Centro Sperimentale. Girato e co-sceneggiato da Laura Samani, anche autrice del soggetto, e ambientato in Friuli al confine con la Slovenia e segue due amiche, le dodicenni, Mina e Silene, nel passaggio tra infanzia e adolescenza.

 

 

 

 

Un racconto di formazione è anche il cortometraggio in concorso dell’inglese Sara Dunlop, che si nell’estate in cui la protagonista, Pixie, scopre l’amore. «Volevo fare un film che parlasse dei problemi dei teenager oggi – dice la regista – in tempi in cui i giovani sono sovraesposti al sesso».

 

 

 

 

Tra i paesi rappresentati dagli short films della selezione 2016 la Spagna con Timecode di Juanjo Gimenez, le Filippine con Imago di Raymond Gutierrez e la Svezia con Fight on a Swedish Beach di Simon Vahlne. I corti e mediometraggi della Cinéfondation – compresi quattro lavori di animazione – arrivano invece da quindici paesi, tra cui la Bosnia (Dobro di Martha Hernaiz Pidal) e il Venezuela (La culpa, probablemente di Michael Labarca) che partecipano per la prima volta alla competizione.

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