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American History X, l’ex skinhead neo-nazista si racconta

American History X, l’ex skinhead neo-nazista si raccontaFrank Meeink

Intervista Frank Meeink, l’ex militante di estrema destra, che ispirò il film di Tony Kaye, ha pubblicato la sua autobiografia nella quale racconta il suo percorso di pentimento: «Nero»

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 12 dicembre 2020

Abbiamo indagato il mondo dell’estrema destra americana con Frank Meeink, l’ex skinhead neo-nazista che ispirò il film American History X di Tony Kaye. Dopo un lungo percorso di recupero, oggi Meeink – come scrive nel libro Nero Autobiografia di un neonazista guarito – cerca di salvare gli altri dall’odio che ha rischiato di divorarlo. Da anni si batte contro ogni forma di razzismo e con la sua organizzazione Harmony Through Hockey promuove la socialità tra i ragazzi attraverso lo sport. È inoltre un convinto sostenitore del Black Lives Matter e durante l’intervista ci ha mostrato con orgoglio la sua felpa Lifetime Allie, prodotta da un’azienda di afroamericani proprio per gli «alleati» che sostengono il movimento contro la discriminazione dei neri e la brutalità della polizia.

Quante organizzazioni di estrema destra ci sono negli Stati Uniti e quali sono le più pericolose?
Il Partito Repubblicano probabilmente è la più pericolosa (ride ndr). Oggi ci sono centinaia di gruppi di estrema destra, persino grandi organizzazioni come i Proud Boys o le milizie del Michigan. Sono nel loro periodo di massimo splendore, ma alla fine si divideranno tutti perché ci sono troppi leader e non abbastanza seguaci. In questo momento l’America è davvero un brutto posto, stiamo cercando di tirarcene fuori. L’umanità si è opposta alla parte cattiva di questo nazione, a Trump e a tutti quei gruppi estremisti di destra. Loro sono dalla parte sbagliata della storia. Viviamo tutti su questa piccola roccia chiamata Terra che ruota attorno al sole e credere che il colore della pelle ti renda superiore agli altri è la cosa più pigra che tu possa fare. È solo ego e paura e ora tutto questo è raggruppato sotto la bandiera di Trump e della polizia. È la nuova bandiera confederata americana, la nuova bandiera con la svastica e verranno sconfitti dall’umanità come è sempre accaduto, anche se la strada è lunga e difficile. Il bello dell’America è che ci siamo sollevati e abbiamo cacciato il prossimo potenziale Hitler o Mussolini. Le cose migliori della democrazia, la nostra Costituzione e la nostra Carta dei diritti, continuano a correggere costantemente questo paese.

I Proud Boys sono cresciuti molto negli ultimi mesi. Ho intervistato un loro membro afroamericano e mi ha spiegato di non essere l’unico del gruppo. Possono essere definiti dei «suprematisti bianchi»?
Sì perché hanno trasformato il white power in supremazia maschile occidentale, in suprematismo della civiltà occidentale. Sono dei suprematisti bianchi, anche se hanno un paio di neri e alcune persone di colore nel loro gruppo. Non possiamo lasciare che mentano. In America ogni 20 o 30 anni compaiono nuovi gruppi e non possono presentarsi come neo-nazisti, non vogliono essere associati al Ku Klux Klan perché ha una brutta reputazione. Vogliono distinguersi dai nazisti anche se idolatrano le stesse persone. Alla fine degli anni ’80 sono entrato a far parte di questi gruppi. Non volevamo identificarci con chi ci aveva preceduto anche se usavamo la stessa retorica, lo stesso linguaggio, lo stesso odio, la stessa paura. È tutto uguale al gruppo originale. Cambiano nome e simboli solo per dire che non sono cattivi come quelli che li hanno preceduti ma si identificano con essi. 30 anni fa ero un neo-nazista e ti dico che mi sarei unito ai Proud Boys, sarebbero stati ciò di cui avrei fatto parte.

Quanta influenza hanno queste organizzazioni nella società americana?
Se me lo avessi chiesto 10 anni fa avrei detto poca, ma in questo momento è spaventoso ovunque. Il movimento per la difesa della polizia, non importa il gruppo specifico, porta agli estremisti di destra e questo è pericoloso perché ora stanno diventando le loro forze armate. Dobbiamo affrontare questa situazione prima che diventi troppo grande e abbiamo bisogno di una vera riforma della polizia. Secondo la nostra Bill of Rights, la polizia non può minacciarci e maltrattarci, come accade in particolare ai nostri fratelli e sorelle neri. Stiamo resistendo alla brutalità della polizia. Non so come sia in Italia, ma qui quando vogliono fermare le persone sono molto aggressivi: ti fanno scendere dalla macchina e perquisiscono la tua auto in cerca di droga o di qualcosa per incriminarti. Lo fanno soprattutto con le persone di colore. Hanno costruito un sistema di incarcerazione di massa: abbiamo circa 2,4 milioni di persone in prigione in America. Siamo la terra della libertà ma abbiamo il maggior numero di reclusi nel mondo. Le nostre carceri poi sono private, sono un business. Per iniziare a guarire il paese dal razzismo dobbiamo scusarci e liberare le minoranze dalla pressione della polizia, che rappresenta un problema proprio come l’estrema destra.

C’è un legame tra polizia ed estrema destra?
Sì, esiste. Sul finire degli anni ’80, nel mio vecchio gruppo tre o quattro persone sono diventate dei poliziotti, ed era solo nella mia banda. Molte di queste persone sono entrate in polizia. I Proud Boys e le milizie di estrema destra idolatrano la polizia perché vedono come tratta le minoranze e come la fa franca. Credono che i poliziotti siano i soldati di fanteria in questa guerra razziale per il controllo della razza nera. E così vogliono unirsi a quell’esercito.

Sembra che la base di questi gruppi di estrema destra sia però composta dai tradizionali conservatori americani. Il clima politico attuale ha spinto queste persone ad assumere posizioni più estreme?
Sì, nel clima politico di oggi o sei da una parte o sei dall’altra. O sei per l’aborto o sei contrario, o sei a favore delle armi o sei contro. Ogni questione passa nel sistema mediatico, che qui è particolarmente conflittuale e basato sulla paura, e diventa una questione politica. Se una parte prende una posizione, l’altra si schiera semplicemente sul fronte opposto. Sai, siamo americani, ci piace essere estremi ma l’America si correggerà da sola. In questo momento l’estrema destra è molto irritata, sono dei pessimi perdenti. Il problema è che a loro piacciono le bombe e le pistole, le amano. Non penso che scoppierà una guerra civile, ma nei prossimi due anni le milizie di destra cercheranno di fare tutto il possibile.

In Europa molti credevano che se avesse vinto Biden le milizie di estrema destra avrebbero messo a ferro e fuoco il paese. Come mai non è accaduto?
Stanno aspettando di vedere cosa succederà. Una volta che Biden si sarà insediato come presidente accadranno delle cose. Detesto dirlo. Non voglio essere pessimista ma lo sento davvero. Penso che l’attentato a Oklahoma City sia sulla stessa scala di quello che stiamo per vedere. Potrebbero esserci un paio di attentati questa volta, forse contemporaneamente. Quando ero un neo-nazista ho ascoltato questo tipo di piani, so quello che vogliono fare, non se ne staranno buoni. Trump, la sua amministrazione ed i media hanno risvegliato troppi estremisti. Troppe persone come me, come la persona che ero un tempo. Ero senza dubbio un terrorista. So chi ero e ciò che avrei fatto per il gruppo, ora ne vedo molti di più in arrivo e saremo nei guai.

Credi che organizzeranno degli attacchi?
Sì, ci saranno degli attacchi terroristici. Non so se li fermeranno prima, ma ci proveranno. Accadrà entro il prossimo anno o forse dopo l’insediamento di Biden. Non posso dirti esattamente quando ma è in atto. Ci sono troppe milizie radicali che ora fanno parte del culto di Trump. Se Trump non è più il presidente, per loro questa non è più la vecchia America e non gli importa se uccidono dei cittadini. Attraverseremo dei momenti difficili nei prossimi due anni, non c’è dubbio e dobbiamo essere preparati, stare uniti come americani e restare insieme come una comunità globale di persone.

Cosa pensi della «Not fucking around coalition», la milizia armata di afroamericani in Louisiana?
Cos’altro dovrebbero fare quando vedono milizie bianche armate per le strade? È una dimostrazione di forza, non comanderanno più a bacchetta i neri in questo paese. Questi gruppi neri che stanno iniziando ad armarsi lo fanno solo a causa dei bianchi, sono stanchi di vivere nella paura a causa della polizia, delle milizie, dei neo-nazisti. Se escono dalle loro comunità vengono fermati, intimiditi, arrestati…abbiamo bisogno che questo finisca. Stiamo contrattaccando e le persone di colore hanno molti alleati, come me. La cultura nera d’America è una delle più rispettate ed emulate nel mondo. Pensa alla cultura hip hop, alla cultura rap, immagina quando finalmente non ci sarà più oppressione cosa potremo fare tutti insieme.

Cosa pensi delle persone di colore che entrano nei gruppi di estrema destra?
Buon per loro. Alcune persone di colore sono arrivate alla scialuppa e quando sono salite hanno tirato fuori dall’acqua la scaletta. Nessun altro può salire sulla scialuppa con loro. In questo momento in America c’è un movimento composto da bianchi e persone di colore che sta buttando le scalette di nuovo in acqua per far salire tutti a bordo. Per farlo dobbiamo togliere di mezzo la polizia che è a guardia delle scalette. La polizia fermerà i neri nelle periferie delle città più grandi perché vogliono assicurarsi che sappiano che non sono i benvenuti. I poliziotti dovrebbero essere i nostri dipendenti pubblici, nostri subordinati, ma hanno infranto regole e leggi. Questo è ciò che ha fatto smettere di funzionare la democrazia.

È nostro dovere in quanto esseri umani farci avanti e aiutare gli altri. Ho cambiato la mia intera esistenza: ero un neo-nazista e ne sono uscito, sono diventato un tossicodipendente e poi sono diventato sobrio. Ora ho trovato il modo più vero, per me, di essere felice in questo mondo e cioè fare le cose per gli altri con uno stile di vita altruistico. E non c’è niente di più altruistico che difendere le vite dei neri, perché conosco i poliziotti neo-nazisti ed i loro trucchi. Per 25 anni ho addestrato poliziotti sui crimini ispirati dall’odio. Dobbiamo lottare per il cambiamento. Questo è ancora un paese straordinario e spero che non distruggeremo questo esperimento chiamato America. Nel 2050 le attuali minoranze saranno più numerose dei bianchi e il cambiamento avverrà comunque anche se i bianchi tenteranno di difendere i loro privilegi.

Come sono cambiate le organizzazioni di estrema destra da quando ne facevi parte ad oggi?
La differenza più grande è Internet. In passato si distribuivano volantini, si usciva per parlare con le persone faccia a faccia e per fare reclutamento. Oggi chiunque può creare un podcast. Odi questo tipo di persone? Vai online e puoi sfogarti. Poi trovi un’intera comunità di persone che ti porterà sempre più a fondo in una tana del bianconiglio fatta di odio. Il resto rimane sempre uguale: paura, pensiero delirante, bassa autostima. Questo è ciò che ti rende un razzista, un terrorista, un membro di una banda. Siamo egocentrici e il modo in cui otteniamo la nostra autostima è fare gruppo con altri uomini e sentirci machi riversando odio contro altre persone.

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