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America Latina, un rompicapo tra rivolte e restaurazione

L'eclissi delle esperienze progressiste Sono così giunti al pettine i tradizionali problemi dell’America latina: debolezza dei partiti e della democrazia, difficoltà delle alternanze al governo, composizione sociale non strutturata, nuova classe media non rappresentata, destra sempre in agguato, economia dipendente dagli Stati uniti, populismi di destra e di sinistra
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 2 gennaio 2020
In America latina siamo alla fine di un ciclo politico. Novità progressiste si erano concentrate nello scorso ventennio in questa area di mondo con caratteristiche che non avevano precedenti nella storia del continente americano. Con poche eccezioni (Messico – ma poi è arrivata la presidenza non reazionaria di Andrés Manuel López Obrador nel 2018 – e Colombia), i risultati delle elezioni registravano lo spostamento a sinistra dell’orientamento dei singoli paesi. Anche sul fronte dei movimenti sociali (a iniziare da quello «indigenista») si assisteva a un positivo protagonismo come effetto dei Forum «no global» di Porto Alegre. Questo nuovo panorama politico...
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