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Ambientazioni dark fantasy per Diablo III

Ambientazioni dark fantasy per Diablo III

Videogame Divertimento "taglia e squarcia" per Ps3 e Xbox 360

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 21 settembre 2013

L’inferno è ripetizione, scrisse il filosofo Gustave Thibon, ma per chi scende tra gli inferi di Diablo III la ripetizione è delizia e, come in un paradiso per otaku, diviene rinnovamento, nella forma di una nuova spada magica a due mani o di un’armatura leggendaria.

In Diablo III esploriamo per ore e ore ambientazioni dark fantasy dai panorami ultra-dettagliati, perlustriamo mappe labirintiche abitate da ogni forma di orrore e non facciamo che reiterare le stesse azioni: camminiamo, attacchiamo e raccogliamo i tesori abbandonati dai nemici o nascosti nei forzieri. Quando l’inventario è pieno ci teletrasportiamo in un luogo sicuro per vendere gli oggetti meno utili ai mercanti e aggiustare le armi rotte, qualche volta comunichiamo con i personaggi non giocanti e la trama prosegue verso nuovi epici terrori mistici. Tuttavia Diablo III è così godibile, avvincente e avventuroso da alimentare senza sosta il desiderio del videogiocatore e le sue emozioni, che variano dall’ebbrezza della scoperta al trionfo per avere eliminato un nemico ostico e cattivissimo.

Stiamo parlando della “nuova” versione di Diablo III, quella uscita per Playstation 3 e XBox 360, poiché il videogame in questione è stato già distribuito da oltre un anno per PC e lo si poteva giocare solo “always online”. La connessione perenne lo rese un’esperienza ostica da godere anche per i fan più sfegatati a causa dei malfunzionamenti dei server e per la sgradevole presenza di “aste” dove le armi e le armature più potenti potevano essere acquistate tramite vera valuta, un insulto per chi intende il videogioco come esercizio impegnativo di bravura e dedizione.

Per fortuna Blizzard ha recentemente annunciato che queste antipatiche aste, inesistenti su console,  sono state eliminate anche dalla versione per PC.

Il porting per console è superbo, soprattutto perché può essere giocato offline e goduto anche da chi non ama la socialità obbligatoria della rete, inoltre, usando un controller invece che mouse e tastiera, i movimenti dei personaggi risultano più fluidi e immediati.

Il terzo episodio di Diablo procede l’apocalittica e spaventosa vicenda degli altri due, svolgendosi in un mondo dove gli elementi fantasy si tingono della tenebra sanguinolenta dell’horror in una lotta millenaria tra demoni e angeli. Possiamo scegliere tra diverse categorie di guerrieri: un barbaro, un cacciatore di demoni, uno sciamano, un mago e un monaco. Ogni classe possiede il suo fascino ludico e il vero fan di Diablo completerà il gioco con ognuna di queste e a ogni livello di difficoltà, mettendoci decine e decine di ore, senza mai annoiarsi perché la mappatura degli scenari, i mostri e i tesori cambiano automaticamente in ogni partita.

Il design delle creature e degli ambienti è davvero ispirato e viaggiamo da tetre e cimiteriali foreste a titaniche cattedrali indemoniate, da umide caverne popolate da ragni giganti a deserti dove giacciono le ossa enormi di animali estinti, dalle nevose mura di castelli assediati a lussureggianti oasi tra la sabbia. La varietà del bestiario, fondamentale in un gioco del genere, è garantita dalla presenza di numerose tipologie che variano dai classici scheletri animati a cadaveri animati abnormi che esplodono vomitando serpi, da orripilanti demoni macellai a spettri semitrasparenti, da sospiranti e disgustosamente erotiche succubi a zombi vomitanti secrezioni corrosive, da colossali arcidiavoli a bestie di ogni specie.

L’insieme di panorami e mostri restituisce ad arte l’idea di un mondo abbandonato dal bene in cui regna incontrastato il male assoluto nella sua rappresentazione più fanta-cristiana e gotica.

Diablo III è un gioco all’antica, il massimo esponente di un genere “ancestrale” che si chiama Hack & Slash, ovvero taglia e squarcia. Ma proprio questa antichità, rivestita dal fulgore della tecnologia del presente, esalta le divertenti caratteristiche ludiche di Diablo III e ribadisce la grandezza dell’ormai storico passato dei videogiochi.

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