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Amazzonia, «resti umani» sulla rotta di Phillips e Pereira

Amazzonia, «resti umani» sulla rotta di Phillips e Pereira

Brasile Il ritrovamento venerdì notte. Ma le indagini sono «inefficienti»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 giugno 2022

Vengono definiti «resti umani non identificati» dalle autorità brasiliane alla ricerca del giornalista inglese Dom Phillips e l’esperto di questioni indigene brasiliano Bruno Pereira. Non si sa altro del ritrovamento, avvenuto nella notte di venerdì, lungo la rotta che i due stavano percorrendo domenica scorsa quando sono scomparsi, e che li avrebbe dovuti portare alla cittadina di Atalaia do Norte, nel cuore della Terra indigena della Vale do Javari, in Amazzonia. Questi «resti non identificati» verranno ora inviati all’Istituto nazionale di criminologia, insieme ai campioni di Dna prelevati dai parenti di Phillips e Pereira, perché vengano svolte le analisi forensi. Ad essere attesi anche i risultati delle analisi del sangue rinvenuto sull’imbarcazione di uno dei sospetti – anche se, ha detto ad Abc News una fonte nella polizia brasiliana, nonostante siano state interrogate cinque persone in relazione alla scomparsa di Phillips e Pereira non c’è stato ancora alcun arresto.

Per questo il Guardian – per cui Phillips lavorava – continua a dare voce ai leader indigeni che denunciano «l’inefficienza» dell’indagine che procede senza nessun coordinamento tra forze di polizia. «Non fanno altro che andare su e giù per il fiume», ha affermato il leader indigeno Beto Marubo. Alla testata inglese l’esperto di questioni indigene Orlando Possuelo, coinvolto nelle ricerche, ha detto di non farsi illusioni sulla possibilità che i due uomini vengano ritrovati vivi. Ma che l’indagine è essenziale per ottenere «risposte».

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