Amazon, lo sfruttamento col sorriso
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Cultura

Amazon, lo sfruttamento col sorriso

Intervista «En Amazonie. Un infiltrato nel migliore dei mondi»: il giornalista e scrittore Jean-Baptiste Malet racconta le tremende condizioni lavorative del gigante del commercio online che ha provato sulla sua stessa pelle. «Percorrevo oltre 20km a notte tra gli enormi scaffali».
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 14 dicembre 2013
La logistica è divenuto il settore produttivo più strategico per il profitto delle grandi multinazionali. La mobilità del capitale, non solo nella sua accezione finanziaria ma nei termini di trasporto su gomma, è il campo in cui si sta giocando la nuova partita degli imperi economici. Rispetto alle forme classiche del lavoro, così come le abbiamo conosciute nella seconda metà del secolo scorso, oggi la produzione viene costantemente delocalizzata: infrange confini e assolda nuovi schiavi del mercato, cavalcando inesorabile verso est. Atomizza, aliena e sfrutta. Nonostante i sorrisi dei manager, le favole sull’economia buona ma malata e l’accattivante simpatia di...
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