Altre adesioni anti-embargo su Cuba: 400 i firmatari
Americhe Dopo le prime firme, da Lula a Noam Chomsky, cresce il sostegno per l'isola sottoposta a nuove sanzioni dal presidente statunitense Biden
Americhe Dopo le prime firme, da Lula a Noam Chomsky, cresce il sostegno per l'isola sottoposta a nuove sanzioni dal presidente statunitense Biden
Oliver Stone, Jane Fonda, Lula Da Silva, Noam Chomsky, sono arrivate a 400 le firme di intellettuali, politici, personaggi pubblici alla lettera aperta indirizzata al presidente Joe Biden pubblicata sul New York Times con il titolo «Let Cuba Live», lasciamo vivere Cuba.
La lettera è un’iniziativa del Martin Luther King Memorial Center e delle organizzazioni The People’s Forum e Codepink, per «cambiare la politica immorale e miope degli Stati uniti nei confronti di Cuba», «fornire medicinali e forniture mediche molto necessarie per il popolo cubano». Si chiede poi al presidente degli Stati Uniti di revocare immediatamente l’embargo a cui è sottoposta l’isola da sessant’anni.
La pandemia causata dal Covid-19 si è rivelata una sfida difficile e cruciale per tutti i Paesi, ma è più gravosa per una piccola isola che vive sotto il peso dell’embargo economico da così tanto tempo.
«Quando la pandemia ha colpito l’isola, la sua gente e il suo governo hanno perso miliardi di entrate che derivavano dal turismo internazionale e che normalmente andrebbero a finanziare il suo sistema sanitario pubblico, la distribuzione di cibo e gli aiuti economici», si legge nella lettera, dove si ricorda che il 23 giugno, la maggior parte dei gli Stati membri delle Nazioni unite avevano votato per chiedere agli Stati uniti di porre fine al blocco, non per crearne di ulteriori.
I firmatari chiedono un cambio di rotta nei rapporti tra Stati uniti e Cuba, sottolineando che il 12 giugno, attraverso una dichiarazione, Biden aveva espresso il proprio sostegno al popolo cubano, per poi annunciare invece pochi giorni fa nuove sanzioni. «Se è così, ti chiediamo di firmare immediatamente un ordine esecutivo e annullare le 243 misure coercitive dell’ex presidente Donald Trump», si afferma nella lettera.
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