«Come lo vuole questo mondo? … Ci posso mettere vulcani, scorpioni bacilli e cacca?», chiede Trino, personaggio nato dalla matita di Francesco Tullio Altan, a un’entità superiore.

«Metta quel che vuole, tanto lo amministrerà lei» è la sciagurata risposta racchiusa in una delle tante strisce esposte nella mostra «Altan. Terra, omini e bestie», inaugurata il mese scorso a Tolmezzo (Palazzo Frisacco), vicino a Udine. L’omaggio al grande vignettista e satirico italiano, a cura di Giovanna Durì in collaborazione con Kika Altan, sarà visitabile fino al 22 settembre 2024.

Si tratta di un viaggio tra i pensieri di degrado e inquinamento «sociale e atmosferico» che riguardano la terra e gli esseri che la popolano; nel Bestiario non mancano gli animali fantastici, mai esistiti o misteriosamente estinti. In tutto si contano oltre 300 tavole e vignette, con alcuni originali a pastello, inchiostri, acquerelli, ma anche chine colorate, raramente esposte al pubblico, e realizzate da Altan in Brasile nei primi anni ’70 su carta di scarsa qualità, ma ancora sorprendenti.

Nell’esposizione c’è spazio anche per la Pimpa, la popolare cagnolina a pallini rossi con un invidiabile senso civico, spesso dedita a cause di solidarietà e di difesa dell’ambiente.

La mostra è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Tolmezzo, dall’Ente regionale patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia-ERPAC e dal Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” in collaborazione con PromoTurismoFVG.