Lavoro

Almaviva, posti salvi con molta solidarietà

Almaviva, posti salvi con molta solidarietàI lavoratori Almaviva e la loro campagna sui social

Firmato l'accordo Picchi fino al 45% a Roma e Palermo, ma i 1500 dipendenti restano al lavoro. Slc Cgil: "Intesa difensiva, ora il confronto sulla sede siciliana". Uilcom: "Occupazione per un altro anno, è troppo poco".

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 9 aprile 2015

È stato raggiunto ieri a Roma, dopo una complessa trattativa durata settimane – e 30 ore nell’ultima stretta – l’accordo sui call center del gruppo Almaviva. Una maggiore flessibilità e un uso più accentuato della solidarietà (dal 25% base fino a picchi del 45% a Roma e Palermo) permetteranno di salvare i 1500 dipendenti a rischio.

«È un accordo difensivo ma non abbiamo perso nessun posto di lavoro – commentano Maurizio Rosso e Rosalba Vella, della Slc Cgil Palermo – In un momento così difficile per il mercato e con la crisi del settore la trattativa, lunghissima ed estenuante, ha scongiurato i licenziamenti: zero esuberi rispetto ai duemila che erano stati annunciati. In cambio è aumentata la flessibilità ed è aumentato l’ammortizzatore sociale, con i contratti di solidarietà che passano per le sedi di Palermo e Roma al 45% di picco massimo, con una media a conguaglio al 25%».

L’accordo ha validità fino al 31 maggio 2016. Ottenuto l’impegno a discutere sulla sede di Palermo per mantenere «gli attuali livelli occupazionali».

La Uilcom sottolinea che «si è ottenuto un altro anno di lavoro, troppo poco», e invita il governo a intervenire sul settore.

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