All’inizio il titolo era solo il nome del file nel quale l’autore di Meno di zero e di American Psycho sommava esperienze dirette e riflessioni sulla deriva autoritaria e conformista nella quale, a suo parere, si trovano oggi politica, società, cultura e arte negli Stati Uniti. Poi White divenne il titolo del suo ultimo libro (traduzione di Giuseppe Culicchia, Einaudi, pp. 271, euro 19.00) ma di certo Bret Easton Ellis non lo scelse a caso: richiama, infatti, il White Album di Joan Didion, autrice lucidamente anticonformista, che in quel saggio dissezionava i miti della cultura liberal e radical, allora egemone....