Internazionale

Allarme a Bnei Brak, 38% della popolazione sarebbe positiva al coronavirus

Allarme a Bnei Brak, 38% della popolazione sarebbe positiva al coronavirusBnei Brak (Tel Aviv)

Israele La stima è stata fatta dal dottor Ran Saar, dell'Associazione sanitaria Maccabi, che ha parlato di decine di migliaia di casi nascosti ancora non registrati nella città popolata da religiosi ultraortodossi. Sono quasi 7mila i contagi in Israele, 155 nei Territori palestinesi

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 aprile 2020
Michele GiorgioGERUSALEMME

Aumentano vertiginosamente in Israele i casi di positivi al coronavirus. Ieri sera il totale di contagiati era di 6,808, con 34 decessi registrati in prevalenza questa settimana. Desta molta preoccupazione la città di Bnei Brak – nei pressi di Tel Aviv e popolata da religiosi ultraortodossi – dove il 38% dei circa 200mila abitanti sarebbe positiva al virus. La stima è stata fatta dal dottor Ran Saar che guida l’Associazione sanitaria Maccabi, che ha parlato di decine di migliaia di casi nascosti ancora non registrati. Saar ha fatto appello al governo di agire per prevenire una diffusione ancora più estesa del virus durante la Pasqua ebraica. Gli ebrei ultraortodossi (haredim) hanno accolto con riluttanza le restrizioni annunciate dal governo per contenere la diffusione del coronavirus e non hanno praticato subito il distanziamento sociale. Il governo si prepara a cominciare il trasferimento in hotel e centri speciali di 4.500 anziani di Bnei Brak ritenuti ad alto rischio. Sarà inoltre impiegata la 98ma divisione dell’Esercito per fornire cibo, medicine e altri servizi alla popolazione. Gerusalemme invece resta prima per contagi accertati, con 916 casi.

 

Intanto con altri 21 casi è arrivato a 155 il numero dei positivi al coronavirus nei Territori palestinesi occupati, inclusa la Striscia di Gaza. Si tratta del dato delle nuove infezioni più alto verificatosi sino ad oggi. La maggior parte dei positivi sono lavoratori palestinesi ritornati a casa da Israele e si sono verificati nei villaggi dell’area di Gerusalemme Est. Il premier dell’Anp Mohammad Shtayyeh ha chiesto all’Oms di intervenire su Israele affinché «controlli tutti i lavoratori palestinesi prima di mandarli nei Territori, in modo che questi non vanifichino gli sforzi del governo palestinese per contenere la malattia».

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento