Cultura

Alla ricerca di possibili vie di fuga dall’epoca delle passioni tristi

Incontri «Sovvertire l’infelicità», un seminario a Milano. Tra impotenza, derive localiste e sconfitta. Il contraccolpo sui movimenti sociali del terzo memorandum imposto dall’Unione europea alla Grecia
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 3 ottobre 2015
L’infelicità occupa un posto d’onore nell’era della passioni tristi. È una dimensione esistenziale, ma anche sociale laddove si presenta come tratto distintivo dello stare in società. Accanto al rancore, al risentimento, al disincanto, l’infelicità si manifesta come assenza di alternative a una condizione dove lo spazio del desiderio è relegato ai margini della quotidianità, scandita da una eterna ripetizione del già noto. Sarebbe materia da lasciare a psicoanalisti e filosofi della morale, se il suo opposto – l’infelicità – non fosse il tratto distintivo delle relazioni sociali. Daniel Benasayag, psichiatra e filosofo argentino di nascita, ma francese di adozione, avvertiva...
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