Dalla sua proclamazione, lo sciopero generale ha riportato nel dibattito pubblico vocaboli desueti. La critica, esplicita o silente, nei confronti della decisione di Cgil e Uil di sollevarsi contro la politica economica del governo Draghi ha, involontariamente, gettato un po’ di luce sulle questioni proprie della protesta: i salari stagnanti da più di un trentennio, l’adozione di aliquote fiscali che non favoriscono i ceti più svantaggiati, il Pnrr privo di una visione di sviluppo più equo. Lo sciopero si è rivelato quindi necessario per alzare il velo sulle diseguaglianze, sulla distribuzione della ricchezza e sui conflitti socio-economici che attraversano la...