L’altro giorno, mentre il claudicante Gennaro Sangiuliano era nei camerini Rai a prepararsi per la sua intervista-vaudeville al Tg1, il cinquantenne Alessandro Giuli, con tipico vestito color crema, era stato visto immergersi nell’androne del ministero con fare dinoccolato. Il passaggio di mano alla cultura meloniana è anche un cambio di testimone tra generazioni. Se Sangiuliano appartiene a quella, più ingessata, che si è formata con Giorgio Almirante e che ha provato in tutti i modi a inscrivere la propria storia dentro il solco del pensiero reazionario e conservatore prima italiano e poi europeo, Giuli ha una storia più estremista ma...