Alban Berg, nella musica lo specchio di una mistica simbolica
Il «Wozzeck» presentato da William Kentridge a Salisburgo, 2017
Alias Domenica

Alban Berg, nella musica lo specchio di una mistica simbolica

Scritti musicali Nella nuova edizione di «Suite lirica», una inedita storia di amore in versi, e l’abbozzo di un dramma ambientato in miniera, che già prima del «Wozzeck» rivela simpatia per le anime tormentate: dal Saggiatore
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 marzo 2020
Verso la metà degli anni Settanta, Milano si innamorò di Alban Berg. Non che il suo nome fosse sconosciuto in Italia: la prima rappresentazione italiana di Wozzeck, infatti, risale al 1942, nel momento più saldo dell’alleanza con il Terzo Reich, quando l’opera tacciata di bolscevismo culturale dai nazisti venne allestita al Teatro Costanzi di Roma, la sala che reca ben visibile ancora oggi l’egida del Duce. Nel dopoguerra, con la scoperta della cosiddetta dodecafonia e l’ondata rigeneratrice della nuova musica, la scuola di Vienna cessò di essere un frutto misterioso e proibito per il pubblico italiano, grazie al tenace lavoro...
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