Politica

Al voto otto città metropolitane e sessantaquattro province

Al voto otto città metropolitane e sessantaquattro provinceUrne aperte anche a Milano – Corradini Tam-Tam

Metropoli e periferie Da oggi al 12 ottobre si eleggono i consigli metropolitani, i presidenti e i consigli provinciali

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 28 settembre 2014

Sono otto le città metropolitane, su dieci complessive, che nelle prossime due settimane vanno al voto in base alla legge 56/2014, Delrio. Oggi si parte a Milano, Bologna, Genova e Firenze, mentre a Roma si vota il 5 ottobre, e a Torino, Napoli e Bari il 12 ottobre. All’appello mancano Reggio Calabria e Venezia, entrambe commissariate. Le urne sono aperte per l’elezione dei consigli metropolitani, mentre per legge il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo.

Oltre alle città metropolitane, si vota anche in 60 Province per l’elezione del presidente provinciale e dei consigli provinciali. In dettaglio, il 12 ottobre urne aperte nella maggior parte dei casi: in Piemonte (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano Cusio Ossola), in Liguria (La Spezia e Savona), in Toscana (Arezzo, Grosseto, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena), nel Lazio (Frosinone, Latina e Rieti), in Campania (Benevento e Salerno), in Calabria (Catanzaro, Cosenza e Crotone), in Basilicata (Potenza e Matera), in Puglia (Foggia, Barletta Andria Trani), in Abruzzo (Chieti, Pescara e Teramo), in Umbria (Perugia e Terni), in Molise (Isernia), nella Marche (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro), in Emilia Romagna (Forlì Cesena, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini), in Veneto (Belluno, Padova, Rovigo, Verona, Vicenza), e in Lombardia (Cremona, Lecco, Monza Brianza e Varese). Oggi si vota nelle province di Vibo Valentia, Taranto, Bergamo, Lodi e Sondrio, domani a Ferrara, il 4 ottobre a Modena e il 9 ottobre ad Avellino e Parma.

Non si vota nelle cinque Regioni a statuto speciale, e cioè in Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Nelle prime tre la legge Delrio dà tempo fino alla primavera 2015, per le ultime due l’applicazione della 56/2014 è possibile solo “compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti”. Quanto alle altre Province nelle Regioni a statuto ordinario, il voto è previsto alla scadenza naturale delle varie amministrazioni.

L’elezione è di secondo livello: a votare sono solo i sindaci e i consiglieri comunali, che sono eleggibili al pari dei consiglieri provinciali uscenti (ma solo per le Province, e solo per la prima tornata elettorale). Quanto agli eletti, il consiglio metropolitano è composto dal sindaco metropolitano e da ventiquattro consiglieri nelle aree con una popolazione residente superiore a 3 milioni di abitanti (Roma, Milano e Napoli); diciotto consiglieri nelle aree con una popolazione residente superiore a 800.000 abitanti (Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze e Bari), e quattordici consiglieri a Reggio Calabria. Il consiglio metropolitano sarà in carica cinque anni, mentre quello provinciale solo due anni. I consigli provinciali avranno da 10 a 16 consiglieri (a seconda della popolazione residente), e i nuovi presidenti delle Province resteranno in carica 4 anni.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento