Napoli favorito per il bis, poi ecco le milanesi e l’enigma Juventus. La Serie A riparte mentre la federcalcio mette ufficialmente sotto contratto Luciano Spalletti, nuovo ct nonostante la penale da oltre 2,6 milioni di euro da corrispondere al Napoli, chiudendo così almeno il primo atto di una vicenda grottesca che non esclude altri colpi di scena. L’ipotetica griglia al via del nuovo torneo – impoverito dalle spese folli dei sauditi e dall’appeal esercitato dalla Premier League – vede davanti a tutte i campioni d’Italia, sebbene i bookmakers stiano puntando maggiormente sull’Inter.
I campani hanno perduto Spalletti (oltre a Giuntoli) e Rudi Garcia – in Italia dopo dieci anni – potrebbe rappresentare un punto interrogativo. Il francese ha il compito di tenere viva la scintilla e De Laurentiis, decisamente poco amato anche in zona Figc ma che ottiene quasi sempre quel che vuole, è riuscito a trattenere Victor Osimhen.
Non era affatto scontato: il centravanti nigeriano, uno dei primi tre attaccanti al mondo in questo momento, ha ricevuto un’offerta da 40 milioni di euro annui dall’Al Hilal, uno dei club sauditi che sta facendo la spesa in Europa, ma il patron del Napoli ha saputo respingere offerte fino a 140 milioni di euro, trattenendo (con imminente ricco rinnovo) il calciatore (per distacco) più forte del torneo. Certo, ci sono diverse incognite e valgono per tutte, come la Coppa d’Africa (e d’Asia) a gennaio 2024 e il desiderio di riscossa delle milanesi, indietro di quasi 20 punti nella classifica finale dello scorso torneo.

IL MILAN ha proceduto a un discusso ma intrigante restyling: venduto a cifre record Tonali, sono arrivati un manipolo di calciatori di ottimo potenziale (Pulisic, Reijnders, Musah), l’Inter invece si è avvitata nel corso delle settimane intorno a Lukaku che si era promesso ai nerazzurri mentre trattava con la Juventus (il belga per ora è fermo al Chelsea) poi ha perduto Brozovic e Dzeko, ha messo Frattesi e l’ex Bologna Arnautovic nel motore ma potrebbe pagare la partenza di Onana, finito al Manchester United.
Poi c’è il capitolo Juventus, che contribuisce alla focosa estate del pallone italiano rischiando le carte bollate con Leonardo Bonucci, messo fuori rosa dopo 13 anni in bianconero. La Juve non avrà impegni nelle Coppe per la squalifica di un anno imposta dalla Uefa a causa delle violazioni del Fair Play Finanziario (una conseguenza del doppio processo per plusvalenze fittizie). Si riparte da Allegri, dalla stessa rosa della passata stagione, con Chiesa e Vlahovic in cerca di riscatto, attendendo (ancora…) il rientro di Pogba.
Dunque, lo scenario è aperto, c’è una favorita, c’è chi insegue e possono infilarsi in zona Champions sia la Roma (terzo e ultimo anno di Mourinho in panchina con campagna acquisti interessante, ma allo Special One manca una punta) che la Lazio, senza Milinkovic-Savic ma con il fattore Sarri. E c’è spazio anche per una sorpresa tra Atalanta (operazione restyling con Gasperini al timone) e Fiorentina: Commisso è ambizioso, Italiano ancora di più.