I giordani ieri sono andati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Alle 18, un ora prima della chiusura ufficiale dei seggi elettorali (estesa poi alle 20 dal governo), avevano votato 1 milione e 300 mila dei 4 milioni di elettori. Un percentuale superiore a quella delle elezioni del 2013 ma sempre bassa, a conferma dello scetticismo generale verso un voto dall’esito scontato. Intanto la guerra nella vicina Siria è ripresa con rinnovata violenza ponendo nuove insidie lungo la frontiera tra i due Paesi. Della posizione giordana e delle possibili soluzioni che Amman auspica per la guerra civile siriana abbiamo...