«Aiutiamoli a casa loro». E la Lega di Salvini finì per copiare il Pd di Renzi
Clamoroso autogol mediatico del Pd. Una «card» riprendeva una frase contenuta nel libro di Matteo Renzi sui migranti da aiutare «davvero a casa loro». Le inviperite reazioni social («Ma siete […]
Clamoroso autogol mediatico del Pd. Una «card» riprendeva una frase contenuta nel libro di Matteo Renzi sui migranti da aiutare «davvero a casa loro». Le inviperite reazioni social («Ma siete […]
Clamoroso autogol mediatico del Pd. Una «card» riprendeva una frase contenuta nel libro di Matteo Renzi sui migranti da aiutare «davvero a casa loro». Le inviperite reazioni social («Ma siete come la Lega!», le più educate) hanno portato a cancellare il post. Ma la frittata ormai era fatta. E lo stesso consulente social di Matteo Salvini (Luca Morisi) ne ha approfittato rilanciando con la versione firmata dalla Lega: «Scegli l’originale». Renzi poi ha cercato di metterci una pezza in un post successivo intitolato «Lotta alla superficialità». Con poco successo. Tanto che perfino Enrico Mentana in un post su facebook intitolato “Il caso Mattei” ha stigmatizzato questo comune sentire tra i due leader del Pd e Lega accomunati dallo stesso nome. Il tutto mentre su twitter il trend topic più in voga era #renzirispondi lanciato dal Movimento 5 Stelle per accusare Renzi di posizioni troppo morbide sull’immigrazione. A questo campionato di chi supera a destra la destra ha partecipato anche Forza Italia: “Diffidate dalle imitazioni” è stato scritto sull’account twitter del partito. E ora, cosa farà Renzi con il suo libro? Lo ritirerà dalle librerie, nel disperato tentativo di correggere il disastroso passaggio xenofobo, oppure lascerà le bozze al suo editore percorrendo la strada fotografata sulla copertina verso la leghizzazione completa del Partito Democratico? Con questa uscita il segretario del Pd ha voluto celebrare la fine del rapporto della “sinistra” “con la logica buonista e terzomondista per cui noi abbiamo il dovere di accogliere tutti quelli che stanno peggio di noi”.
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