È scomparsa nuotando nel lago Balaton, nella sua Ungheria. Così è terminata la vita di Ágnes Heller, con quella stessa spontanea e gioiosa naturalità che l’aveva contraddistinta. Sì, perché lei, minuta e fragile, era sopravvissuta, nel 1945, al ghetto di Budapest. Aveva solo quindici anni; quasi tutta la famiglia fu sterminata. «La libertà per me ha sempre significato liberazione dal nazismo». Di quell’esperienza traumatica le era rimasto un profondo attaccamento alla vita. Desiderava viverla ogni giorno pienamente, godendo di tutto quello che le veniva concesso; ma senza mai sottrarsi alle sue responsabilità. Forse anche per questo in ogni suo piccolo...