Addio Trumbull, maestro dei visual effects

È morto a 79 anni dopo una battaglia contro un tumore e un infarto Douglas Trumbull, pioniere degli effetti speciali noto per aver lavorato in film come 2001: Odissea nello spazio, Incontri ravvicinati del terzo tipo e Blade Runner. Per questi ultimi due titoli, oltre che per Star Trek, era stato nominato agli Oscar.
Nato a Los Angeles, negli anni ’60 Trumbull era un giovane illustratore che lavorava per Graphic Films, studio che produceva filmati ed animazioni per la Nasa. Nel 1964 partecipò alla realizzazione di To the Moon and beyond, proiettato, in occasione della New York World’s Fair, sulla cupola Moon Dome. Ad assistere allo spettacolo c’era Stanley Kubrick che, rimasto colpito dal suo lavoro, lo volle al proprio fianco nella realizzazione di 2001: Odissea nello spazio. In quel film Trumbull diede vita ad une delle sue creazioni più distintive, la scena finale soprannominata «sequenza dello stargate» in cui l’astronauta Dave Bowman effettua un salto spazio-temporale.

«NON CONSIDERO gli effetti speciali come un oggetto separato, perché in effetti un intero film è soprattutto un effetto visivo. Guardando le cose in questo modo, quando si gira in un set è già un trucco, l’illuminazione è un effetto speciale, un oggetto di scena è un effetto speciale, così come il make up, l’acconciatura sono effetti speciali. Il film è un’illusione, e tutto ciò che lo compone è un’illusione, a cominciare dalle semplici riprese. Non distinguo tra gli strumenti» aveva dichiarato in un’intervista di Libération sei anni fa. Dopo Blade Runner si era allontanato da Hollywood per molti anni, concentrandosi sullo sviluppo di nuove tecnologie per contesti come fiere e luna park prima di firmare nuovamente gli effetti speciali di The Tree of Life e Voyage in Time di Terrence Malick. Fu inoltre regita di due lungometraggi e di numerosi corti.