Addio a Renzo Testi, una vita di battaglie «in comune»
È morto il compagno Renzo Testi. Una perdita che colpisce, addolora e fa pensare ad un passato ricco di speranze e iniziative. Renzo è stato il più giovane sindaco della […]
È morto il compagno Renzo Testi. Una perdita che colpisce, addolora e fa pensare ad un passato ricco di speranze e iniziative. Renzo è stato il più giovane sindaco della […]
È morto il compagno Renzo Testi. Una perdita che colpisce, addolora e fa pensare ad un passato ricco di speranze e iniziative.
Renzo è stato il più giovane sindaco della storia del nostro paese. Era nato nel 1938 e nel 1963, a 25 anni, fu sindaco della storica cittadina di Correggio fino al 1976.
E fu anche, le cose si tengono, componente del Consiglio di amministrazione del manifesto.
Renzo era, è, un compagno della stagione buona, quando la sinistra cresceva e coniugava l’idealismo degli obiettivi con il realismo dell’analisi e cosi come è cresciuta Correggio, comune di Reggio Emilia, è cresciuta l’Italia ai tempi del «miracolo economico».
E a Correggio Renzo seppe gestire il «miracolo» lavorando a piani regolatori generali e anche a uno speciale piano per l’accoglienza di chi allora arrivava nelle cittadine emiliane dalle campagne e dal Mezzogiorno.
Oltre che nella direzione del comune, Renzo si impegnò per la crescita del movimento cooperativo ed ebbe importanti ruoli di direzione.
Ma come dimenticare che Renzo fu anche membro attivo del Consiglio di amministrazione del manifesto. Come dimenticare i suoi consigli e i suoi rimproveri. La sua raccomandazione a stare attenti ai conti e, ancora di più, a essere realisti nell’analisi dei fatti.
La morte di Renzo Testi anche per noi del giornale è una perdita seria, ma sforziamoci di non dimenticare quel che ha tentato di insegnarci.
Un forte abbraccio della redazione alla moglie Roberta e alla sua famiglia.
Amico della nostra terra
Con la scomparsa di Renzo Testi perdiamo un grande amico dell’Anpi, il protagonista di quasi un sessantennio della storia della nostra terra per i vari ruoli politici, economici e culturali affrontati sempre con passione e competenza.
Ammirevole lo spirito con cui, negli ultimi anni, si è dedicato al recupero e al riordino di documentazione sulla storia del movimento dei lavoratori reggiani dalle sue origini riformiste prampoliniane agli anni della Ricostruzione democratica, passando per l’antifascismo e la Resistenza.
Affettuose condoglianze alla moglie Roberta, ai figli Fabio e Giuliano, ai fratelli Laura, Giulio e Alberto.
Anpi Reggio Emilia
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