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Addio Orlando Julius, pioniere dell’afrobeat

Addio Orlando Julius, pioniere dell’afrobeatOrlando Julius

Lutti Il sassofonista nigeriano è morto a 79 anni, per primo ha mescolato il rythm and blues e il soul con ritmi africani

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 aprile 2022

Il musicista nigeriano Orlando Julius, sassofonista e cantante antesignano dell’afrobeat, è morto nella sua casa di Lagos all’età di 79 anni. La sua è stata una lunga e influente carriera, a 20 anni aveva infatti dato vita alla prima band, i Modern Aces, e con loro nel ’66 pubblicò l’album Super Afro Soul in cui mescolava le sonorità statunitensi, il rythm and blues e il soul, con i ritmi africani, inventando così una musica fino ad allora mai ascoltata. A lui si ispirò l’allora giovane Fela Kuti che per la sua prima band, i Koola Lobitos, prese in prestito proprio alcuni dei musicisti di Julius.

NEL 1972 decise di trasferirsi negli Usa, dove la frequentazione con Marvin Gaye, la collaborazione con Hugh Masekela, The Crusaders, Lamont Dozier – con cui firma Going back to my roots nel 1979 – e l’apparizione in «Radici», miniserie tv di successo mondiale, segnano la sua carriera. Julius tornerà in Nigeria nel 1998 e formerà la All Star Band, continuando a lavorare nel suo Paese e nel continente africano.

Riscoperto nei primi anni duemila grazie alle ristampe dei suoi dischi e ad una nuova circolazione della sua musica, recentemente aveva stretto un sodalizio con gli Heliocentrics, l’affermato gruppo inglese funk psichedelico guidato da Malcolm Catto. Con loro aveva registrato Jaiyede Afro (Strut Records, 2014) rielaborando sue composizioni risalenti agli anni ’60 e ’70 mai incise prima di allora.

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