Addio Monti, il Pd annette tutta Scelta civica Renzi: ho i numeri anche senza Forza Italia
Tutti responsabili I dem sicuri di aver fatto bingo: ci sarebbe una decina di senatori pronti a votare le riforme
Tutti responsabili I dem sicuri di aver fatto bingo: ci sarebbe una decina di senatori pronti a votare le riforme
Al senato Scelta civica, in blocco, chiede l’annessione al Pd. In otto passano al gruppo dem. Fra loro ci sono alcuni lieti ritorni, come quello del giuslavorista Pietro Ichino, entrato nel partito nell’era veltroniana, uscito in quella bersaniana, ed ora di nuovo a casa. Il senatore a vita Monti resta invece nel gruppo misto. Per Renzi ieri è stata un’altra giornata di allegria. Dopo aver piegato l’alleato Ncd e conquistato l’altro alleato centrista, ora i dem del senato assicurano che c’è un gruppo di «responsabili» pronto a dare una mano al governo, se davvero Forza Italia lesinerà i futuri soccorsi a Palazzo Madama, dove la maggioranza sta in piedi per una manciata di voti. «Ho i numeri anche senza il patto del Nazareno», ribadisce il premier che però confida nel «buonsenso» del Cavaliere. Ieri, in casa forzista, è esplosa la polemica sui soldi delle frequenze tv, che Mediaset potrebbe dover pagare per effetto di un emendamento al Milleproroghe, e sulle norme sul falso in bilancio in arrivo. Per Forza italia si tratta di una pressione sul Cavaliere. Renzi va avanti ostentando tranquillità: «Se Forza Italia, che ha sempre difeso» il patto sulle riforme «adesso vuole rimangiarselo, buon appetito», scrive nella sua newsletter. Ma il Pd «continuerà a rispettare Berlusconi e il suo partito». Parole che insospettiscono la sinistra Pd. Se il premier è tranquillo di avere i numeri sulla riforma del Senato, non lo è altrettanto sull’Italicum. La richiesta della minoranza dem resta quella di modificare i capilista bloccati della legge elettorale. Ma dal governo non arriva nessuno spiraglio.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento