«La mia immagine pubblica è inevitabilmente quella dell’integerrima vergine d’America, la ragazza della porta accanto, spensierata e sprizzante felicità. È un’ immagine più lontana dalla realtà di qualsiasi ruolo abbia mai interpretato. Ma non c’è verso: sarò per sempre la signorina cintura di castità», Doris Day diceva a A.E. Hotchner in un libro di interviste pubblicato nel 1976, tre anni dopo che l’attrice di Il letto racconta, Amami o lasciami, L’uomo che sapeva troppo, si era ritirata dagli schermi. Day – che, nonostante i quattro mariti (uno peggio dell’altro, a sentire il necrologio del New York Times), il critico Dwight...