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Addio a William Goldman, sceneggiatore di «Tutti gli uomini del presidente»

Addio a William Goldman, sceneggiatore di «Tutti gli uomini del presidente»

Cinema Scomparso ieri a 87 anni, il suo nome è legato ai film della New Hollywood

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 17 novembre 2018

Leggendario avventuriero della sceneggiatura»: così il collega sceneggiatore e regista Edgar Wright ricorda William Goldman, scomparso ieri a 87 anni nella sua casa di New York. Goldman è stato infatti uno dei protagonisti della Nuova Hollywood degli anni Settanta – la sua carriera nel cinema comincia nel 1966 con la sceneggiatura di Detective’s Story di Jack Smight, e poco dopo (nel 1969) Goldman vince il suo primo Oscar grazie a Butch Cassidy di George Roy Hill.

Al lavoro come sceneggiatore, Goldman (nato a Chicago nel 1931) ha sempre affiancato quello come scrittore: è da un suo romanzo che nel 1976 viene tratto Il maratoneta di John Schlesinger, di cui firma anche lo screenplay. E quello stesso anno Goldman vince il suo secondo Oscar, per la miglior sceneggiatura non originale di Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula.

Nel corso degli anni Ottanta pubblica un libro autobiografico: Adventures in the Screen Trade – un racconto dall’interno della Nuova Hollywood – e nel 1987 un suo romanzo (La principessa sposa, del 1973) arriva sul grande schermo con La storia fantastica di Rob Reiner, regista anche di Misery non deve morire (1990), sempre su sceneggiatura di Goldman. Il suo ultimo lavoro per il cinema, nel 2003, è L’acchiappasogni di Lawrence Kasdan.

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