Addio a Sophie Fillières, regista fuori dagli schemi
Sophie Fillières
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Addio a Sophie Fillières, regista fuori dagli schemi

Cinema Morta a soli 58 anni, aveva da poco terminato le riprese del film «Ma Vie, ma Gueule»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 1 agosto 2023

La regista e sceneggiatrice francese Sophie Fillières è morta ieri mattina a 58 anni. Era malata da qualche tempo e già ricoverata in ospedale. Sorella minore dell’attrice Hélène Fillières e madre dell’attrice Agathe Bonitzer, lascia un’opera composta da sei lungometraggi, oltre a diversi cortometraggi e sceneggiature. Faceva parte della generazione Femis, ovvero di quei cineasti cresciuti nella scuola parigina da cui arrivano molti dei registi di punta del cinema francese oggi, tra cui Noémie Lvovsky, Arnaud Desplechin, Solveig Anspach. Il posto di Sophie Fillières nel gruppo era leggermente in secondo piano, senza cercare notorietà, ma come scrive «Libération», «nessuno dei suoi film è stato un grande successo, ma tutti sono stati delle sorprese». Des filles et des chiens, con Sandrine Kiberlain e la sorella Hélène Fillières, ha ricevuto il Premio Jean-Vigo nel 1992.

SI RICORDA poi il secondo lungometraggio Aïe (2000) e Arrete, ou je continue (2014) con Emmanuelle Devos e Mathieu Amalric, a proposito del quale Cristina Piccino scriveva su queste pagine: «Raccontare la fine di un amore, il suo progressivo sbriciolarsi, insieme all’evidenza che sta accadendo, pure quando si vorrebbe non vederlo, richiede precisione di sguardo e millimetrica consapevolezza delle sfumature di ogni sentimento. Fillières sceglie per farlo la dimensione del quotidiano, quella dei gesti di ogni giorno, delle gaffes spaziali che molto dicono sugli stati d’animo». Recentemente aveva iniziato a lavorare insieme alla figlia, Agathe Bonitzer, che ha recitato accanto a Sandrine Kiberlain in La Belle et la Belle (2018). Fillières ha avuto anche qualche ruolo da attrice, soprattutto nei film di Justine Triet, tra cui l’ultimo, il vincitore della Palma d’oro Anatomie d’une chute.
Poco prima di morire aveva terminato le riprese del suo settimo film, Ma Vie, ma Gueule. Con Agnès Jaoui e Philippe Katerine, si presenta come un lavoro fortemente autobiografico, protagonista una donna di mezza età divisa tra i chiaroscuri della vita. La produzione verrà portata a termine dai suoi due figli.

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