Ci sono notizie che, anche se previste, ci si illude di non sentire mai: la morte di un grande artista è tra queste. Come se la grandezza potesse sostituire la naturale transitorietà di ogni vivente donandogli una sorta d’immaginaria immortalità. Accade alle opere, questo sì, ma non ai corpi. Maurizio Pollini è stato un personaggio complesso, poliedrico, che condivide con pochi altri interpreti, in modo netto, quasi violento, la prerogativa di avere cambiato persino la concezione stessa di interpretazione. C’è un prima e un dopo di lui. In cosa consistesse la sua specificità, questa sua innovazione nel modello interpretativo, sia...