Addio a Carmelo La Bionda, l’anima della disco italiana

Addio a Carmelo La Bionda, musicista, produttore, autore che insieme al fratello Michelangelo ha dato vita nei settanta alla italo disco. È morto nella sua casa a San Donato, a Milano, a 73 anni. Un cammino artistico – quello di Carmelo e Michelangelo – che li vede protagonisti grazie al Festival di Avanguardia e nuove tendenze del 1972. Ma già da tempo il loro nome circolava fra gli addetti ai lavori, erano infatti autori per Mia Martini e Ornella Vanoni. Il loro percorso artisticoprende un’altra piega quando nel 1976 scrivono un brano per Amanda Lear, Lethal Leading lady che sarà il lato B del primo singolo della cantante inglese, Trouble. Il successo arriva nel 1978, grazie all’innata abilità dei due fratelli di comporre brani in 4/4 agganciandoli a sapienti e orecchiabili melodie. Il progetto nasce a Monaco sotto la sigla D.D Sound dove realizzano Disco Bass che diventa sigla della Domenica Sportiva (1977) e li piazza subito nella hit parade. A seguire 1, 2, 3, 4… Gimme Some More, pezzo accattivante con un originalissimo riff di armonica a bocca.

IL PROGETTO si sviluppa – sempre in ambito disco ma su altre sonorità, con il loro vero nome: La Bionda – album – che contiene il loro più grande successo: One For You, One For Me (1978). A seguire altri titoli di successo con altri titoli come Bandido, High Energy e I Wanna Be Your Lover (campionato da Caparezza nel suo brano Titoli e riproposto dal Genio nel 2009). Parallelamente, nel 1983 inizia la loro collaborazione con i Righeira con cui scrivono e producono Vamos a la playa, No tengo dinero e L’estate sta finendo. Negli ottanta i La Bionda hanno fondato gli studi di registrazione Logic Studios di Milano, dove i Depeche Mode vi registrano Violator.