La bella stagione è un tempo privilegiato per lavorare alla robustezza del nostro scheletro. L’esposizione alla luce solare consente di produrre e di immagazzinare nell’organismo una buona quantità di vitamina D, un regolatore indispensabile per le ossa ma importante, come suggerito da molti studi, anche per molti altri aspetti della nostra salute, dall’efficienza del sistema immunitario fino alla prevenzione di alcuni tumori e al mantenimento del tono dell’umore. Certo, l’apporto di calcio è fondamentale. Tuttavia alcuni studiosi (il prof. Willet, fino al 2017 responsabile del dipartimento dei epidemiologia e nutrizione dell’università di Harward, ad esempio) fanno una constatazione paradossale: nei Paesi dove si consuma più calcio mangiando alimenti come latte e formaggi il numero delle fratture è notevolmente elevato! La spiegazione è relativamente semplice. Mangiando molti latticini si introducono nell’organismo grandi quantità di calcio, ma si adotta anche un modello alimentare troppo ricco di colesterolo, proteine e sale. Un modello che aumenta il rischio cardiovascolare e contemporaneamente mobilizza il calcio dalle ossa favorendone l’eliminazione per via renale.

Come fare, dunque, per non infilarsi in questo vicolo cieco? Ad esempio, non facendosi convincere dalla pubblicità che le acque minerali leggere, che contengono pochi minerali, siano le migliori per la nostra salute. Noi abbiamo bisogno di acque ricche di calcio e di altri minerali.
Ma questo calcio è biodisponibile (cioè assorbibile e utilizzabile dal nostro organismo) come quello presente nel latte o nei formaggi? Il Centro Studi e Ricerche di Medicina Termale dell’Università di Milano assicura che il calcio contenuto nell’acqua minerale è altamente biodisponibile, almeno quanto quello contenuto nel latte e che la biodisponibilità è valida per soggetti adulti di tutte le età. Inoltre, l’abbondanza di vegetali freschi tipici di questo e dei prossimi mesi consente di aumentare il consumo di vitamina C, importante come la D per mantenere la robustezza delle ossa. Una revisione di studi su questo argomento (Nutrients 2021, 13(3), 1012) testimonia che il livello nel sangue di vitamina C è correlato con ossa più robuste. In effetti, questa vitamina è indispensabile per la sintesi del collagene, la sostanza che costituisce nell’osso l’impalcatura che verrà poi irrobustita dai sali di calcio.