Acea internalizza: assunte 15 donne della reception
La sede di Acea, la multiutility di Roma
Lavoro

Acea internalizza: assunte 15 donne della reception

Accordo Sindacale La Cgil riesce a tutelare le dipendenti del servizio di accoglienza che lavoravano in appalto
Pubblicato 12 mesi faEdizione del 20 ottobre 2023

Un passo avanti verso il superamento delle esternalizzazioni, il lavoro in appalto, in Acea, l’azienda del servizio idrico ed elettrico della Capitale. Con un accordo sottoscritto dai sindacati di categoria di Roma e del Lazio, Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, le dipendenti del servizio di accoglienza che lavoravano in appalto nella sede di viale Ostiense sono state assunte dalla partecipata del Campidoglio.

Le 15 lavoratrici avevano avuto fino a ora, da parte della ditta appaltatrice, contratti di vigilanza inadatti all’effettiva funzione svolta e molto poveri. La retribuzione, già molto bassa, era poi ulteriormente minata dal ricorso al part time. «Finalmente – comunica la Filctem Cgil in una nota – con la sottoscrizione dell’accordo unitario, tutto questo è stato superato prestando la giusta attenzione alla qualità del lavoro ed alla dignità del personale e dando l’esempio che è possibile per le aziende partecipate o controllate dal pubblico re-internalizzare servizi e personale, qualificando e valorizzando il lavoro». «Adesso anche per queste lavoratrici diventano dipendenti della multiutility e arrivano per loro i diritti, il salario e le tutele garantiti dal contratto nazionale di lavoro del settore gas-acqua». «Da tempo – spiega Ilvo Sorrentino, segretario nazionale Filctem Cgil – chiedevamo all’azienda di dare valore al lavoro svolto dalle addette impegnate nei servizi di reception ed accoglienza, c’era un problema retributivo e di diritti che abbiamo colmato con poche chiacchiere e molti fatti». Il percorso era infatti partito 6 mesi fa alla firma condivisa da sindacati di categoria e rappresentanze Acea dell’intesa “Carta della persona e della partecipazione”, dopo diversi mesi di confronto.

Con il protocollo, il cui obiettivo era rafforzare le relazioni industriali valorizzando il coinvolgimento e dei sindacati, si identificavano anche le macro-tematiche su cui sviluppare successive intese, in particolare in materia di appalti e di welfare. «Siamo in linea con quanto affermato nella carta riguardo l’impegno per avviare percorsi di internalizzazione di attività svolte in appalto che, anche se non facenti parte del business core, sono necessarie», aggiunge Sorrentino che sottolinea anche il «rilevante risultato di inclusione sindacale». «Non si può fare vertenze solo per i diretti, senza preoccuparsi di chi sta peggio: noi ci siamo preoccupati di queste lavoratrici».

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