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ACAB va a Hollywood

L'impaziente inglese Ecco un fatto interessante. Di solito quando qualcuno viene colpito da un’arma da fuoco, cade a terra. Ma non dovrebbe. Se la ferita non è fatale e non colpisce le […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 giugno 2020

Ecco un fatto interessante. Di solito quando qualcuno viene colpito da un’arma da fuoco, cade a terra. Ma non dovrebbe. Se la ferita non è fatale e non colpisce le ginocchia, non c’è nessuna ragione di cadere a terra. È un comportamento mutuato dalla TV e dal cinema.

Impariamo a comportarci in un certo modo seguendo le pellicole cinematografiche. Un altro esempio riguarda il comportamento della polizia. Se stiamo assistendo ad un momento cruciale in seguito alla morte di George Floyd, Breonna Taylor è perché i poliziotti pensano di essere in un film. Dall’ Ispettore Callaghan ad Axel Foley, da Brooklyn 99 ai reality di Cops, la cultura americana è intrisa di figure di sbirro che non giocano secondo le regole ma che ottengono risultati. L’happy ending dei film non vede mai il colpevole venire arrestato, ma invece ucciso, preferibilmente da tre diversi angoli in slow motion con tanto sangue che spruzza dappertutto. I nemici della società ancora più dei criminali sono i politici, i giornalisti e i cuori affranti che impediscono alla polizia di far fuori i cattivi con la massima violenza. Quasi ogni scena di indagine nei confronti della polizia – ad eccezione dei film di Sidney Lumet – è infestata da scribacchini che non capiscono la realtà della vita nelle strade. In Inghilterra l’immagine di poliziotto è quella di Dixon di Dock Green, visto come uno zio di buon cuore, saggio, educato e soprattutto disarmato. I carabinieri in Italia sono visti come una famiglia buffa.

In Germania invece abbiamo un cane a rappresentare le forze dell’ordine. In Hot Fuzz, la commedia di Edgar Wright, lo sbirro protagonista pensa di essere un personaggio d’azione come nei film americani ma è reso ridicolo dal contesto bucolico di un paesino inglese.
L’uso della violenza ha una lunga storia specificamente americana. La figura dello sceriffo del West ha lasciato un’impronta nel mondo di oggi. È dalle sue pistole che arriva la giustizia, ma si tratta della giustizia bianca – contro gli indiani, che ignora gli schiavi. Ogni Western racconta la fine del vecchio West con i cattivi che vengono uccisi e John Wayne che deve uscire dalla scena per dare spazio alla civiltà. Ma in realtà non ne esce mai davvero. Invece i Western si sono mutati in gangster film con poliziotti al posto degli sceriffi ma con gli stessi valori. Siamo cresciuti con le immagini dello sbirro che fa un uso quasi divino della violenza e alcuni di noi sono diventati poliziotti pensando che i nostri eroi sono quelli che prima sparano e poi fanno le domande. Ma per fortuna adesso abbiamo altri film, quelli dei Bodycam e dei cellulari che testimoniano la brutalità e l’ingiustizia di questi comportamenti. Speriamo che un nuovo cinema li segua presto.

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