A Viterbo braccianti in piazza per Naceur
Diritti dei Migranti Il lavoratore tunisino è morto dieci giorni fa a Montalto per il troppo caldo mentre raccoglieva cocomeri per pochi euro l'ora
Diritti dei Migranti Il lavoratore tunisino è morto dieci giorni fa a Montalto per il troppo caldo mentre raccoglieva cocomeri per pochi euro l'ora
In tanti ieri pomeriggio a Viterbo per ricordare Naceur Messaoudi, il lavoratore 57enne tunisino morto dieci giorni fa a Montalto, mentre stava raccogliendo cocomeri sotto il sole cocente.
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Viterbo hanno protestato: «Basta morire di lavoro, basta perdere la vita per lavorare a 40 gradi all’ombra».
Dal palco improvvisato sotto una statua ha parlato anche il cugino di Naceur, bracciante come lui. Tante bandiere e tanti lavoratori per chiedere diritti e riparo dal sole, alloggi e assistenza nonché una giusta paga.
Era presente anche Marta Bonafoni del Pd, a lungo consigliera regionale del Lazio.
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