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A Villalago un raduno di fuoristrada minaccia «Amarena» e i suoi cucciolii

Parco Nazionale dell'Abruzzo Gli ambientalisti protestano contro l’Eurotrial 4x4, che si svolgerà alla fine di luglio

Pubblicato circa un anno faEdizione del 20 luglio 2023

Il piccolo comune di Villalago (L’Aquila), è diventato in questi anni un simbolo della convivenza rispettosa tra uomini e orsi. Nei suoi dintorni è infatti costante la presenza dell’orsa Amarena con i suoi cuccioli di circa due anni.

«IL COMUNE HA FINORA emanato varie ordinanze per evitare contatti pericolosi tra persone e orsi, sono stati chiusi sentieri agli escursionisti, comminate sanzioni a chi si avvicina per fotografare e a chi produce rumori molesti, a inizio luglio si è arrivati addirittura a chiudere una strada ai non residenti, perché orsa e cuccioli stavano a bordo strada, cibandosi serenamente di amarene – racconta Augusto de Sanctis, consigliere della Stazione Ornitologica Abruzzese – Siamo quindi rimasti sconcertati quando abbiamo appreso che lo stesso Comune permette e patrocina un raduno di fuoristrada, che attirerà migliaia di persone, traffico e rumore».

SI TRATTA DELL’EUROTRIAL 4×4, in programma per il 28-29-30 luglio, con il patrocinio del Comune, di Abruzzo Turismo (azienda di promozione turistica della Regione Abruzzo) ed il supporto di Acisport e dalla Federazione Italiana Fuoristrada. Nel sito eurotrial4x4.com si legge che l’area occupata dal campo gara è di circa 20.000 mq, posta a 170 metri dal bordo del sito Natura2000 ZSC Codice IT 7110205 Parco nazionale d’Abruzzo. L’area destinata al concentramento dei visitatori, ampia circa 7.000 mq, dista dal sito Natura 2000 soli 80 metri in una zona posta completamente all’interno dell’Area Contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo.

«L’EVENTO PROVOCHERÀ la trasformazione di parte del territorio in un rumoroso circo automobilistico, del tutto incompatibile con la presenza dell’orsa Amarena e dei suoi due cuccioli e minando la stessa sicurezza delle persone», denunciano nove associazioni ambientaliste (Salviamo l’Orso, Lipu dell’Abruzzo, Gruppo di Intervento Giuridico, Forum Ambientalista, Stazione Ornitologica Abruzzese, Altura, Comitati Cittadini per l’ambiente di Sulmona, Mountain Wilderness e LNDC Animal Protection) che hanno scritto all’Ente Parco nazionale d’Abruzzo e a tutti gli altri soggetti preposti alla tutela, chiedendo di fermare l’iniziativa. Sottolineano che «le norme, come il recente D.M. 459/2022, impongono la Valutazione di Incidenza per ogni attività che possa avere effetti sulla fauna all’interno o in prossimità dei siti della rete Natura 2000».

L’ORSO BRUNO MARSICANO è una specie prioritaria per la Direttiva 43/92/CE, l’Art.12 dispone, su tutto il territorio della Comunità il divieto di «perturbare deliberatamente tali specie, segnatamente durante il periodo di riproduzione, di allevamento» e di «deterioramento o distruzione dei siti di riproduzione o delle aree di riposo».

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE Abruzzo Marco Marsilio, il 12 luglio ha risposto alle proteste delle associazioni, definendole «integralismi inutili e dannosi», lodando invece l’iniziativa. «Stiamo chiedendo di far rispettare precise norme a tutela della specie e della pubblica incolumità -risponde a stretto giro il presidente di Salviamo l’Orso Stefano Orlandini – La stessa Regione ha firmato un protocollo chiamato Patom che puntualmente definisce cosa si può e cosa non si può fare nell’area frequentata dall’orso. Purtroppo per il presidente della Regione e per tanti altri sindaci delle nostre aree interne tutto è sempre compatibile con la conservazione dell’orso e della natura, dall’ampliamento a base di ruspe degli impianti sciistici nei Parchi Regional i e Nazionali, per finire con i moto o autorally fuoristrada. Villalago è per tutto il mondo il paese dell’orso e di Amarena o preferisce essere considerata il paese del Rally che cacciò via l’orsa e i suoi cuccioli?», conclude Orlandini.

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