A Utrecht, dove si sperimenta il reddito di base incondizionato
Nuovo Welfare In Olanda si sperimenta l'erogazione di un beneficio economico senza alcun controllo e senza alcun obbligo ad accettare un lavoro. Le persone devono essere in grado cosi di poter scegliere quale lavoro fare. Ma anche scegliere se lavorare o meno ed eventualmente usando il tempo per dedicarsi agli altri
Nuovo Welfare In Olanda si sperimenta l'erogazione di un beneficio economico senza alcun controllo e senza alcun obbligo ad accettare un lavoro. Le persone devono essere in grado cosi di poter scegliere quale lavoro fare. Ma anche scegliere se lavorare o meno ed eventualmente usando il tempo per dedicarsi agli altri
La notizia è consultabile sul sito del Basic Income Network Italia, una miniera di informazioni unica in Italia per chi vuole conoscere che cos’è e come funziona il reddito. A settembre la città olandese di Utrecht adotterà lo strumento del « reddito di base incondizionato». Questa definizione è simile a quella del «reddito di cittadinanza»: l’erogazione di un beneficio economico senza alcun controllo e senza alcun obbligo ad accettare un lavoro. Si tratta di qualcosa di molto diverso rispetto a quanto si sta discutendo al Senato in Italia: il reddito minimo garantito, una misura universale ma condizionata all’accettazione di una proposta congrua di lavoro. Nelle intenzioni dell’assessore «al reddito ed al lavoro» di Utrecht, Victor Everhardt, questo reddito dovrà superare «le attuali forme di reddito minimo garantito già in vigore» in Olanda. «È come avviare un esperimento scientifico con una comparazione di un gruppo di beneficiari del reddito di base incondizionato ed un gruppo di persone che riceverà l’attuale reddito minimo tradizionale che ha dei controlli e delle forme di condizionalità» si legge sul sito del Bin-Italia. A sostenere questa misura, unica ad oggi in Europa, è il gruppo dei Verdi: «Un reddito di base incondizionato si inserisce nella nostra idea di società – ha detto il leader del partito Heleen de Boer – Le persone devono essere in grado cosi di poter scegliere quale lavoro fare. Ma anche scegliere se lavorare o meno ed eventualmente usando il tempo per dedicarsi agli altri, di prendersi cura di parenti o per il tempo libero o dedicarsi allo studio». Dopo Utrecht, la sperimentazione proseguirà a Wageningen e in altri comuni.
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