Con l’Umbria alle spalle ed altre otto elezioni davanti, nel 2020 proseguirà la riorganizzazione delle forze politiche italiane. A destra il processo è pressoché compiuto. Nella restante area, invece, il futuro deve ancora cominciare ed il governo tra diversi, per alcuni scelta strategica e per altri stato di necessità, stenta a gettare le basi di un progetto comune. Manca un’anima, si dice. Certo. Mancano un’analisi della crisi, un progetto di futuro e, quindi, una leadership. Manca, soprattutto, una soggettività che da sinistra faccia da attrattore e coagulatore di uno schieramento sociale ampio. Manca perché sono venute meno le condizioni che...