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A San Francisco questo è l’amore ai tempi Lgbt

A San Francisco questo è l’amore ai tempi Lgbt

Televisione Stasera alle 21.10 su Sky Atlantic il film tv che completa le due stagioni di «Looking», serie a tematica gay

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 agosto 2016

Looking è stata per due stagioni la creatura Queer più amata del canale statunitense Hbo, ma ascolti non esaltanti – nonostante buone critiche – hanno determinato la chiusura dopo diciotto episodi, visti anche in Italia grazie alla lungimiranza di Sky.

Il network Usa ha però deciso – per una volta saggia decisione – di dare una degna conclusione alle vicende dei tre protagonisti realizzando un film andato in onda in America lo scorso 23 luglio e che stasera Sky Atlantic trasmette in prima tv alle 21.10, disponibile poi anche su Sky On Demand. Il film tv riprende e conclude le storie dei tre amici Patrick (Jonathan Groff), Agustìn (Frankie J. Alvarez) e Dom (Murray Bartlett), tutte ambientate e sviluppate nell’universo gay di San Francisco, evitando però ogni stereotipo di genere. La serie è stata creata nel 2014 da Michael Lannan, in parte ispirandosi al corto del 2011 Lorimer, sceneggiata e diretta fra gli altri anche da Andrew Haigh che aveva proposto Week-end, love story gay tutta concentrata a Londra in un fine settimana uscita nel 2011 e solo lo scorso aprile anche in Italia.

Sono storie che s’intrecciano con altre vicende e vite di molti altri personaggi, tutti in qualche modo alla ricerca della felicità. E il film gioca così, come le due serie precedenti, sulla linea sottile che separa il dramma e la commedia. Looking è stata solo l’ultima in ordine di tempo di una serie di produzioni che gravitano intorno alla comunità Lgbt, l’antesignano è Queer As folk (2000-2005), remake della omonima serie britannica con al centro la tormentata liaison fra Brian e Justin. Di maggior successo la sit com Will & Grace (1998-2006), targata Nbc, intorno alle avventure dell’avvvocato Will Truman e della sua migliior amica Grace Adler.

L’ottima accoglienza di Queer as folk ha convinto i creativi – sempre molto sensibili ai dati di ascolto – ad aggiungere nelle sceneggiature più personaggi omosessuali, come negli ’80 solo la soap Dynasty aveva cercato di fare raccontando i tormenti del rampollo di casa Carrington, Steve. Dal 2000 ad oggi nei palisesti è un diluvio di serie in qualche modo con implicazioni gay oriented, da Modern Family a Six Feet Under passando a Brother and Sisters con Sally Field mamma chioccia, arrivando ai muscolosi gladiatori di Spartacus e alla «scandalosa» storia d’amore fra Loras Tyrell e Renly Baratheon nella prima serie del Trono di spade.

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