Visioni

A Riccione la realtà irrompe nella fiction

A Riccione la realtà irrompe nella fictionDavid Oyelowo e Rosamund Pike in «A united kingdom»

Eventi A Ciné i listini autunno inverno: cosa vedremo nei prossimi mesi. Tra i titoli «A united kingdom» di Amma Asante, da una storia vera nel Botswana del 1947, l’incontro «Elvis e Nixon» con Kevin Spacey

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 12 luglio 2016

Ciné versione estiva, appena conclusa a Riccione, ha permesso di sbirciare nei listini dei distributori attraverso trailer e promo presentati a grappolo. Da qui a Natale ci aspettano commedie, spesso nostrane, in quantità industriale, film d’azione e supereroi che rischiano l’inflazione, oltre a uno sterminato bagaglio di horror. Ma l’ossessione è la tendenza, quali le linee guida dei prossimi sei mesi su grande schermo? Un dato colpisce su tutti: la realtà. Pur ammantate di fiction, romanzate, interpretate, spettacolarizzate, le storie vere irrompono con prepotenza spesso disvelando vicende poco note. Cominciamo con un paio di storie d’amore, misto, quindi dai risvolti razziali. A United Kingdom di Amma Asante racconta una storia del 1947 quando il principe del Botswana Seretse Khana e l’impiegata britannica Ruth Williams si sposano. Facendosi un sacco di nemici, dai sudditi del regno africano ai potentati del Regno Unito legati a filo doppio al regime razzista del Sudafrica. Jeff Nichols ci porta invece negli Usa degli anni ’50 in Virginia dove Richard e Mildred, lui bianco, lei nera, si amano e si sposano, ma le leggi non permettono amori interrazziali. La coppia si chiama Loving, che diventa titolo emblematico, e subirà angherie «legali» per quasi un decennio.

E rimaniamo negli Stati uniti con Free State of Jones, racconto di una prepotente ribellione negli stati del Sud durante la guerra civile. Jackie invece affronta i tre giorni seguiti all’assassinio di Kennedy a Dallas ricostruendo il punto di vista e di vita della first lady interpretata da Natalie Portman. Sempre in ambito presidenziale, qualche anno dopo, ecco Elvis e Nixon, storico incontro in chiave di commedia esilarante con due mostri come Kevin Spacey presidente (of course) e Michael Shannon – Presley. Michael Keaton in The Founder diventa Ray Crok, personaggio sconosciuto ai più, anche se gli effetti devastanti delle sue azioni sono visibili a tutti nel mondo, si tratta infatti dell’uomo che, con molto pelo sullo stomaco e colpi bassi, è diventato il fondatore di McDonald’s. E non poteva mancare l’apologo sportivo con Bleed for This, storia di Vinny Pazienza, pugile italoamericano di grandi speranze che rimane vittima di un tremendo incidente stradale ma ritrova la voglia di combattere contro il destino. Altra storia d’amore problematica quella tra il giovane canadese Nick in paradisiaca trasferta colombiana e la bellezza locale Maria. Tutto magnifico, se non fosse che lei è la nipote di Pablo Escobar, che dà il titolo al film.

Anche la Gran Bretagna ha le sue storie vere come quella di Denial con Deborah Lipstadt e il processo che l’ha vista protagonista per contrastare il negazionismo di David Irving. Stravagante, e già oggetto di un doc apposito (Deep Water), la tragica e contraddittoria vicenda di Donald Crowhurst alle prese con la regata intorno al mondo senza scalo in Mercy. Protagonista Colin Firth che ritroviamo anche in Genius dove interpreta Maxwell Perkins l’editore che aveva scoperto Hemingway, Fitzgerald che a sua volta è andato a sbattere contro il genio di Tom Wolfe (Jude Law). Roberto Faenza ha invece puntato su La verità sta in cielo per affrontare il caso di Emanuela Orlandi.

Un altro grande filone riguarda gli artisti proposti spesso con materiali affascinanti e come eventi. Loving Vincent, per esempio, ripercorre le vicende di Van Gogh con un’animazione realizzata come se fossero i quadri stessi del pittore a creare il movimento. Ma ce n’è per tutti con acrobazie tecnologiche e materiali più tradizionali. Ecco infatti Botticelli Inferno, Bosch il giardino dei sogni, Caravaggio la mostra ideale, Raffaello, Il curioso mondo di Hieronymus Bosch, Io Claude Monet, per arrivare in ambito contemporaneo con Hockney paesaggio, ritratti e una natura morta, Ossessione Vezzoli, The Space In Between Marina Abramovic and Brazil.

Non hanno invece nulla a che fare con la realtà, ma promettono sconquassi al botteghino una serie di titoli d’animazione. A partire da Alla ricerca di Dory passando per Oceania e Ballerina. Dovranno però tutti confrontarsi con Pets e Sing, geniale proposta animal-canterina.

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