L’intensità della reazione congiunta di Francia e Russia cambia i piani dello Stato Islamico. Ieri l’Osservatorio Siriano per i diritti umani riportava del trasferimento di molti miliziani e delle loro famiglie dalla “capitale” Raqqa verso l’irachena Mosul. Tra loro anche leader del gruppo, in fuga dopo l’uccisione di 33 islamisti negli ultimi bombardamenti. Non si pensi ad una ritirata: chi resta a Raqqa si sta organizzando. Avrebbero lasciato le postazioni note, campi di addestramento, quartier generali, più volte target dell’aviazione francese, per nascondersi tra i 350mila civili rimasti, nei quartieri abitati, nelle case abbandonate da chi fuggì un anno fa....