A Montecitorio Il presidio No Italicum
Mentre l’aula di Montecitorio approva definitivamente l’Italicum, fuori dal palazzo si svolge il sit-in contro la nuova legge, striscioni, cartelli («Noi non ci arrenziamo. La Costituzione non si tocca, no […]
Mentre l’aula di Montecitorio approva definitivamente l’Italicum, fuori dal palazzo si svolge il sit-in contro la nuova legge, striscioni, cartelli («Noi non ci arrenziamo. La Costituzione non si tocca, no […]
Mentre l’aula di Montecitorio approva definitivamente l’Italicum, fuori dal palazzo si svolge il sit-in contro la nuova legge, striscioni, cartelli («Noi non ci arrenziamo. La Costituzione non si tocca, no alla legge truffa»), bandiere rosse, di Sel, dell’Altra Europa e una del Movimento 5 Stelle. Tra i partecipanti, i «Giuristi democratici», «Libera cittadinanza», i «Comitati Unitari per la Costituzione». Il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferreo, anche lui in piazza, rilancia l’ipotesi di un referendum e invita a inviare telegrammi al capo dello stato Sergio Mattarella «perché quella che viene approvata è una legge anticostituzionale che non può essere promulgata». E, aggiunge, «l’antidoto al Pd che Renzi trasforma in partito di destra è dare vita alla costituente di sinistra».
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