Visioni

A Mina il natale piace molto swing

A Mina il natale piace molto swingMina sulla copertina di Christmas Song Book – illustrazioni di Giorgio Cavazzano

Dischi In trio jazz e con gli arrangiamenti di Gianni Ferrio, la cantante cremonese rilegge le feste a suon di standard

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 19 novembre 2013

Poche le certezze di una vita assai precaria, tra queste i dischi di Mina a cadenza annuale, i paperi della tradizione disneyana storicamente fedeli a se stessi e Santa Claus. Bene per il 2013 le tre bizzarre sicurezze hanno stretto una «santa alleanza». Ovvero Mina canta in Christmas song book (in uscita oggi) dodici standard natalizi «confezionati» a mò di strenna da una serie di preziose tavole disegnate per l’occasione dal maestro della Disney Giorgio Cavazzano che – narrano le cronache – si è imbarcato nell’impresa in pieno agosto.

Mentre fuori la colonnina di mercurio sfiorava i 40 gradi, lui disegnava i suoi personaggi immersi in scenari innevati, sciarpe e scarponi… Albi e tavole dove la cantante cremonese viene trasformata in Mina Uack – rispolverando l’«eroina a fumetti» del libretto di Mina Celentano (1998), strenna pop da oltre un milione e mezzo di copie vendute…

Christmas song book– parlando in ambito strettamente musicale – ha altre ambizioni artistiche. Intanto, diciamocela tutta, i tempi sono decisamente mutati e Mina viaggia da qualche anno – volente o nolente – su un mercato decisamente di nicchia, decisamente adulto e disposto a spendere per la beniamina. Quindi ecco progetti d’autore dal packaging curatissimo – disponibile in triplice versione, cd in digipack con le note relative a ogni brano scelto, e 18 tavole di Cavazzano, la versione cd libro con un albo di 248 pagine con quattro classiche storie disneyane e la versione deluxe con il vinile e le riproduzioni in grande formato degli originali di 12 tavole di Cavazzano. E tutto, per la prima volta dagli anni sessanta, non più supportato da una major ma distribuito come indipendente dalla Artista First.

Le atmosfere? Abbandonate l’idea di standard natalizi tutti campanellini, cori di bimbi e amenità varie. Come nel precedente 12 american songbook – non a caso parte dei brani contenuti nel nuovo cd provengono da quelle session di registrazione – la struttura base è il trio jazz (Danilo Rea al piano, Massimo Moriconi al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria), rigorosamente live con l’aggiunta in una fase successiva degli archi suonati dalla Roma Sinfonietta diretti da Leandro Piccioni e arrangiati da Gianni Ferrio.
E qui si apre una parentesi che meriterebbe più spazio, perché con Ferrio – scomparso un mese fa – se ne va un genio, autore di colonne sonore, ma soprattutto il direttore d’orchestra che ha saputo esaltare come nessun altro la vocalità di Mina, e come dimostra anche l’ultima collaborazione.

Mina ha scelto dodici pezzi – non necessariamente celebri (ma White Christmas e Silent night ci sono), attingendo a pienemani nella grande tradizione americana (che conosce a menadito), reinventando se possibile gli arrangiamenti. In Santa Claus got stuck in My Chimmney duetta – voce nuda – con il contrabbasso di Moriconi. E in coppia – questa volta con un partner in carne ed ossa non lo strumento – con Fiorello rilegge (live a Lugano lo scorso ottobre, Massimiliano Pani che ha prodotto il disco dice «era nervosissimo…») Baby, It’s cold outside, che Frank Loesser scrisse nel 1944 e che la Mgm utilizzò nella colonna sonora de La figlia di Nettuno, film musicale con Esther Williams. Duetto che è la sintesi dello spirito del lavoro in sala: divertimento allo stato puro e grande scuola, con i due ad armonizzare due diverse armonie. Un risultato così deliziosamente swing, che, siamo certi, sarebbe molto piaciuto a Lelio Luttazzi…

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