Sono cinque gli «investigatori» appena arrivati nell’oasi di Ghat, nel Fezzan libico, per cercare di intessere i nodi che portino alla liberazione dei tre tecnici della ditta Conicos di Mondovì, due italiani e un canadese, rapiti lunedì scorso mentre si recavano al lavoro sulla strada tra Ghat e Tahala. Ma secondo il sito arabo Al Wasat sarebbero già in procinto di lasciare la zona. Non perché abbiano trovato una traccia che li conduce altrove ma perché impossibilitati a condurre le indagini per la scarsità dei mezzi a loro disposizione, in particolare per la mancanza di benzina e di Jeep. Per...