Italia

A Genova è «disastro ambientale colposo»

A Genova è «disastro ambientale colposo» – LaPresse

Iplom La procura allarga l’indagine, mentre il ministro Galletti valuta lo stato d’emergenza

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 aprile 2016

Il fascicolo per disastro ambientale colposo aperto dalla procura di Genova è passato al pool che si occupa di reati ambientali ed è in mano al procuratore aggiunto Vincenzo Calia. Sotto la lente degli inquirenti, oltre alla documentazione su concessioni e autorizzazioni, anche uno smottamento di terra in prossimità della condotta esplosa nell’oleodotto Iplom, domenica sera, a Fegino, nel capoluogo ligure. Un perito, più precisamente un geologo nominato dalla procura, dovrà stabilire se sia stata la frana a causare la rottura o se lo smottamento sia avvenuto a causa della fuoriuscita di petrolio. L’indagine vuole verificare se, dopo l’incidente, sono stati rispettati i tempi di chiusura delle valvole dell’impianto.

A Genova, nella bassa Valpolcevera, prosegue la bonifica ambientale per rimuovere il petrolio che impregna i greti del rio Pianego e dei torrenti Polcevera e Fegino. Tecnici specializzati di ditte chiamate dalla società Iplom operano con autospurghi e ruspe nei pressi delle barriere realizzate lunedì con panne oleoassorbenti dai vigili del fuoco. Il vento forte ha invitato un’accelerazione delle operazioni per scongiurare l’arrivo del greggio in mare aperto, dove operano i militari della Capitaneria del Porto. Proprio nella sede della Capitaneria si è svolto il summit a cui hanno preso parte i due tecnici dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) inviati dal ministro all’Ambiente Gianluca Galletti, che sin da domenica sera segue con attenzione l’emergenza.

All’unanimità il consiglio comunale di Genova ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco Marco Doria a «chiedere al governo che vengano fatti tutti gli approfondimenti per valutare lo stato di emergenza». Il documento chiede al governo che «vengano attivate tutte le risorse che sarà possibile mettere in campo per rispondere tempestivamente ai danni ambientali provocati dal grave incidente». La Regione Liguria è preoccupata per la tempestività degli interventi, che non considera adeguata. Per questo motivo il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha richiesto un incontro al Prefetto di Genova. «Ci sembra che le attività sul corso del Polcevera non si stiano muovendo con la velocità necessaria. Il tema del tempo non è una variabile indifferente e quindi occorre una cabina di regia molto più efficace di quella che abbiamo visto nelle ultime ore». La Regione ha chiesto l’intervento del Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio «per fare un sopralluogo e una verifica dello stato della situazione dei luoghi di Genova colpiti dallo sversamento del petrolio».

In zona, lungo il Polcevera e soprattutto vicino al Fegino, l’odore resta ancora fortissimo: a fine mattinata, una donna di 75 anni ha avuto un malore ed è svenuta in casa dopo essere uscita per alcuni minutii n via Costa Verde. Soccorsa dalla Croce Azzurra di Borzoli, è stata portata all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Il greggio ha causato una moria di pesci e sta mettendo in pericolo molti uccelli che vivevano nei torrenti e in mare. L’allarme arriva dalla responsabile della Lav di Genova, Daniela Filippi, che solo ieri ha soccorso e salvato 27 germani reali completamente coperti di greggio e incapaci di volare. Il Wwf ha deciso di costituirsi «parte civile, nel processo che presumibilmente si aprirà per “disastro colposo”, così come abbiamo fatto per il fiume Lambro dove lo scorso 4 aprile è arrivata la sentenza di condanna».

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento